PALERMO – I fischi piovuti sul “Barbera” dopo la sfida col Napoli sono un monito per migliorare. Giancarlo Gonzalez non ha intenzione di guardare al passato e pensa al presente, ad una salvezza da raggiungere col Palermo e ad un rapporto da ricostruire con la tifoseria: “Quando il club, i tifosi stanno tutti uniti si possono raggiungere traguardi, al contrario tutto sarebbe più difficile. Sono un uomo di calcio e so che nel calcio qualcuno può commettere qualche errore. Io ho commesso alcuni errori ma voglio continuare a lavorare per migliorarmi”. Errori che, oggettivamente, sono stati limitati nell’ultimo incontro di campionato col Napoli, in una partita decisa più da una topica arbitrale che difensiva: “Non amo molto parlare degli arbitri, in certe circostanze il loro comportamento mi sembra molto prepotente. Sul rigore fischiato ad Andelkovic mi chiedo se nell’area di rigore del Napoli sarebbe stato fischiato”.
Il salto al passato, però, Gonzalez lo fa quando si parla di Iachini. Il difensore ripercorre il giorno d’inferno vissuto a Boccadifalco quando tutta la squadra ha cercato di convincere il tecnico a restare in sella al Palermo: “Iachini è una grande persona, così come tutti i componenti del suo staff. Ci ha comunicato la sua decisione, noi abbiamo cercato di convincerlo a restare, però sono decisioni che devono prendere persone mature. Iachini lo è, quando è arrivato Novellino ci siamo subito messi a disposizione del nuovo tecnico. Noi dobbiamo esclusivamente pensare al bene del Palermo”. Quindi tutti uniti con Novellino, che in pochi giorni ha cercato di imporre le sue idee tattiche: “Novellino è un allenatore molto esperto, ci ha parlato e ci ha soprattutto detto che dobbiamo impegnarci al massimo durante gli allenamenti”.
Adesso l’obiettivo è uscire indenni dalle due trasferte consecutive che attendono il Palermo nelle prossime settimane. A partire da quella di Empoli, una sfida che potrebbe ridare ai rosa punti fondamentali in ottica salvezza: “Una vittoria ad Empoli rappresenterebbe un passo avanti importantissimo sia per la classifica che per la fiducia di squadra”, ha dichiarato il costaricano, che però non fa la corsa su nessuna delle inseguitrici per la permanenza in massima serie: “Dietro abbiamo Carpi e Frosinone, ma ad oggi noi saremmo salvi. Facciamo la corsa su noi stessi”. Anche perché chiudere con una retrocessione sarebbe una macchia indelebile: “Per me è fondamentale chiudere bene questa stagione senza una retrocessione. Non mi è mai successo in carriera e non voglio che accada adesso. Per questo sono concentrato solo sul Palermo”.