Covid e migranti, Musumeci: "Mi rivolgerò alla magistratura" - Live Sicilia

“Governo tace da 48 ore| Mi rivolgerò ai magistrati”

Musumeci sull'ordinanza di sgombero degli hotspot: "Silenzio assoluto, è una palese omissione". Con lui Fdi e Turano
MIGRANTI
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POZZALLO – “Da stamattina, a quanto apprendo, si è iniziato a svuotare l’hotspot di Pozzallo, dove alle 11 arriverà il nostro team per esaminare l’idoneità dei locali. I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente si. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità. Vi tengo aggiornati!”. Lo scrive il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, su Facebook, che in merito alla nuova ordinanza sullo sgombero dei centri d’accoglienza entra di più nel dettaglio durante una intervista a ‘Start’ di Sky Tg24: “Spero nel buonsenso del governo centrale. Speriamo che non ci siano né vinti né vincitori. Io ho già dimostrato di essere collaborativo – ha detto il governatore – abbiamo operato oltre 11mila interventi sui migranti, abbiamo sempre dato ampia disponibilità, più collaborazione di così non si può. Abbiamo cercato anche di calmare la gente – ha spiegato Musumeci – di colloquiare con i sindaci, ma non si può frenare una condizione di promiscuità che è disarmante, irragionevole. I migranti scappano e nessuno li può recuperare, e creano nella gente, a ragione o a torto, la paura, perché la gente non sa se un giorno rischia di venire a contatto con queste persone, di cui non si sa lo stato di salute”.

“Tra qualche ora ci rivolgeremo alla magistratura – continua – ed è triste e disarmante constatare come due articolazioni dello Stato, governo centrale e governo regionale, debbano ricorrere alla magistratura per riaffermare un diritto sacrosanto che è il diritto alla salute. Noi – ha aggiunto il governatore – non ci occupiamo di migranti, è una competenza del governo centrale e siamo d’accordo, ma io sono l’autorità sanitaria in Sicilia e sono soggetto attuatore dell’emergenza Covid. Ho il dovere di prendere atto che i luoghi dello Stato in cui il governo centrale ammassa centinaia di esseri umani sono al di fuori di ogni norma anti Covid. Il governo tace da 48 ore – ha detto ancora Musumeci – c’è silenzio assoluto. Il governo centrale, che ha avuto notificato il provvedimento, non ha ritenuto di dover dare disposizioni alle forze dell’ordine e alle Prefetture per poter sgombrare i centri d’accoglienza in Sicilia, ma al tempo stesso entro le 48 ore non ha provveduto a impugnare l’ordinanza. Il che significa che ci troviamo davanti ad una palese omissione, perché le precedenti due ordinanze le Prefetture le avevano regolarmente osservate”.

“Il mio – ha spiegato il governatore – non era un ultimatum. Un’ordinanza per avere effetto ha bisogno di una decorrenza: abbiamo dato 48 ore di tempo per poter liberare quei luoghi squallidi e poter ricollocare quegli esseri umani che ci sono dentro, circa 2000, in altre parti d’Italia o meglio ancora in Stati membri che in questo momento si girano dall’altra parte perché sembra che il problema dell’immigrazione debba riguardare soltanto la Sicilia”.

E intanto Musumeci incassa il sostegno di Fratelli d’Italia: “Siamo pienamente a sostegno della presa di posizione del presidente Musumeci: faccia sentire la voce della Sicilia e rispettare le nostre prerogative, anche statutarie e quindi costituzionali, nei confronti del presidente del consiglio e del ministro dell’interno. Se serve anche davanti alla magistratura – dice la capogruppo all’Ars Elvira Amata -. Va tutelata la salute pubblica e l’incolumità sia dei cittadini siciliani che degli stessi migranti, ammassati nei centri di accoglienza in maniera indecorosa, se non addirittura peggio, come si accingono a fare nel costruendo lager di Vizzini. Il governo nazionale non applica di fatto sul territorio siciliano lo stato di emergenza di sanità pubblica prorogato lo scorso 29 luglio sul territorio nazionale fino al 15 ottobre. Guarda caso solo ora, dopo la forte interlocuzione del presidente della Regione si accorgono a Roma che negli hotspot non posso stare concentrati insieme i migranti positivi con quelli in attesa dei risultati dei tamponi. Ma la questione – conclude Amata – è a monte: gli arrivi delle ultime settimane sono in gran parte di migranti economici, e non di rifugiati che fuggono da guerre o persecuzioni e quindi, come invita a fare la presidente Meloni, ci vogliono misure concrete come il blocco navale”.

Con il governatore anche il suo assessore alle Attività produttive Mimmo Turano: “Qualcuno si è stupito per il mio appoggio da moderato all’iniziativa del presidente Musumeci – dice – ma sono razzista o fascista se penso che donne, bambini uomini non possano stare ammassati in un centro d’accoglienza? Questa vertenza con lo Stato andava aperta e andava aperta dal presidente della Regione in maniera plateale. La mia storia politica, la mia formazione cultura e il mio impegno sociale mi impongono di aiutare tutti e di non usare violenza a chi ha già subito violenza – sottolinea Turano – con il presidente della Regione abbiamo agito per il rispetto dei diritti umani, non ci stiamo a passare per gli uomini neri che fanno propaganda sulla pelle di disgraziati per racimolare qualche voto o qualche like in più”.


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