PALERMO – “L’emergenza finanziaria in Sicilia resta una questione da risolvere, ma escludo ogni rischio di commissariamento”. Lo ha detto il presidente della sezione riunita della Corte dei Conti Maurizio Graffeo, parlando con i giornalisti a margine dell’ audizione che si tiene stamattina in commissione bilancio all’Ars. “La regione soffre una forte crisi di liquidità intesa come incapacità di corrispondere pagamenti – ha aggiunto – ma l’isola non corre il rischio di default, la Sicilia è parte di uno stato comunitario, è la Repubblica italiana che deve garantire l’ equilibrio dei suoi conti”.
Poi il presidente delle sezioni riunite della Corte dei conti ha detto: “La situazione della finanza locale e’ grave, molti comuni che apparentemente non sono in dissesto ma effettivamente lo sono”. Per Graffeo si tratta di un effetto ‘a cascata’ generato dal fatto che “lo Stato e’ senza fondi e non trasferisce risorse alla Regione che a sua volta è senza fondi e non trasferisce ai comuni, non c’e’ la consapevolezza che bisogna ‘arrangiarsi’ con da soli con le entrate”.
“La Sicilia ha accumulato un obbligo restitutorio che impegnerà le future generazioni nei prossimi trent’anni”, ha poi detto Graffeo nel corso dell’ audizione in commissione. “L’indebitamento della Regione siciliana sfiora gli 8 miliardi di euro – ha proseguito – negli ultimi dieci anni quando la situazione era ancora gestibile, avevamo raccomandato un Piano di rientro dal deficit serio e credibile con lo Stato, ma non è stato fatto”. Le principali criticità segnalate dalla Corte dei conti sono state rilevate nel giudizio di parifica per la Regione siciliana per l’esercizio 2014 dei primi di luglio. “C’è una forte preoccupazione contabile anche sulla situazione degli enti locali – ha aggiunto Graffeo – sui debiti degli Ato rifiuti, che ammontano a un miliardo e 800 mln”.
E ancora: “Se il 2015 e’ stato ed e’ un anno difficile, il 2016 sara’ diabolico”. “C’e’ bisogno dell’impegno di tutti”, ha detto Graffeo. “Oggi – ha aggiunto Graffeo – ho appreso che l’Ars ha calendarizzato l’approvazione del rendiconto 2014. Dopo l’approvazione del rendiconto, che certifica l’importo effettivo dei residui attivi, in contemporanea con un atto amministrativo del presidente della Regione si dovra’ procedere al riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi”. “In pratica si dovra’ fare quell’opera di pulizia che auspichiamo da anni. Il 2016 sara’ diabolico perche’ questo comportera’ un deficit di Bilancio, che pero’ puo’ essere spalmato su dieci anni”. “Monitoreremo queste attivita’ ha aggiunto.
In commissione è intervenuto anche il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone: “Approveremo il rendiconto del 2014 da qui a qualche giorno”, ha spiegato. E’ all’esame della commissione il rendiconto consuntivo dell’ esercizio finanziario 2014, che il Parlamento regionale si appresta a modificare in base alle osservazioni rilevate e contenute nel giudizio di parifica della Corte dei conti.