“Le teorie sono belle ma, nei processi, abbiamo bisogno delle prove giudiziarie. Le prove costruite su tante fonti non hanno mai consentito di costruire la prova penale individualizzante in grado di accertare responsabilità”. Così il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento sulla relazione del presidente della Commissione parlamentare antimafia, Giuseppe Pisanu, sui delitti e le stragi di mafia del 1992-93 con riferimento ai passaggi sulla, “trattativa tra Stato e cosa nostra”. Grasso ha parlato al termine dell’audizione sul ddl intercettazioni innanzi alla Commissione Giustizia della Camera. Domattina proseguirà la seconda parte della sua audizione.
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