“Il green pass non è assolutamente uno schiaffo al personale della scuola e mi dispiace che qualcuno lo abbia
interpretato così”. Così dichiara al Corriere della Sera il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Ieri era stata la Uil a usare parole polemiche. Il tema della certificazione verde per il personale scolastico resta caldissimo e continua a creare malumori.
Il ministro sottolinea che c’è stata “una risposta straordinaria del personale
della scuola, che al 90% ha aderito alla vaccinazione su base volontaria e che io ringrazio” e che i prof che non vogliono vaccinarsi “sono invitati a fare il tampone”.
“Abbiamo discusso e lavorato moltissimo tutti insieme, in grande armonia. L’accordo unanime raggiunto nel governo – evidenzia Bianchi – non è la vittoria dell’uno sull’altro, ma una grande azione che coinvolge tutto il
Paese. Su salute e scuola non ci si può dividere”.
Nell’intervista Bianchi parla anche dei vaccini ai ragazzi fra i 12 e i 19 anni: “Abbiamo chiesto l’accelerazione della campagna vaccinale per i giovani e ottenuto dal commissario Figliuolo la rassicurazione che le dosi ci sono. Poi il governo si impegna a fare uno screening di tutto il sistema scolastico, cosa importantissima. Come altro elemento di sicurezza, mi permetta di rivolgermi alle famiglie. Si è dimostrato che il vaccino è lo strumento che abbiamo per fermare la pandemia. Serve una risposta corale della popolazione”.