Grillo nel Ragusano: | "Nessuno viene nei paesini" - Live Sicilia

Grillo nel Ragusano: | “Nessuno viene nei paesini”

Continua il tour elettorale del leader del Movimento cinque stelle nelle piccole realtà locali in cui si stanno per tenere le elezioni amministrative. Grillo, oltre alla consueta campagna ha parlato ancora una volta a tutto campo, dal rapporto dei Cinque stelle con la televisione e i media alle critiche a Napolitano.

Elezioni amministrative
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ACATE (RAGUSA) – ”Aspettavate me? La processione è già passata… Sto scoprendo dei paesini in Sicilia favolosi e fantastici, dove non viene nessuno, soltanto io… Avete cinque liste per 5mila votanti, un candidato per ogni condominio…”. Lo ha affermato Beppe Grillo in un comizio elettorale del Movimento 5 stelle a Acate, nel Ragusano, per le Comunali nell’Isola. ”Il cambiamento in Italia deve cominciare dalla Sicilia – ha aggiunto – che e’ la regione maggiormente martoriata e depredata del Paese. Non cerco voti, ma ascolto”. Il tour elettorale per le amministrative in Sicilia di Beppe Grillo continuera’ per altri tre giorni: domani e’ previsto, alle 21, un comizio a Leonforte, nell’Ennese.

”Questo Paese sta esplodendo, è finito dal punto di vista economico e politico: siamo nelle macerie”, ma ”il governo fa proclami”, con il premier ”Capitan Findus Letta” che ”vende soltanto miraggi”. Cosi’ Beppe Grillo, tra blog e comizi elettorali nel Ragusano per le Comunali in Sicilia, attacca l’Esecutivo. Lo fa con una metafora: ”l’Italia e’ come un cammello – spiega – che, se debilitato, puo’ morire all’improvviso”. ”Secondo uno studio della Cgil, un sindacato che ha contribuito a distruggere il lavoro in Italia – osserva Grillo – ci vogliono 13 anni per tornare al Pil del 2007 e 63 anni per avere lo stesso livello di occupati. Sessantatre anni? Sembra la marcia di Mose’ nel deserto del Sur verso la Terra Promessa”. Una desolazione davanti alla quale ”il cuore dell’uomo” si comporta ”come un cammello che, se debilitato, puo’ morire all’improvviso sotto sforzo, senza dar prima alcun segno”.

”La disoccupazione e’ del 12,8%, mentre i giovani disoccupati sono il 40% – scrive sul suo blog Grillo – il Sud e’ diventato terra di emigrazione come nell’Ottocento. Il debito pubblico batte ogni mese un record. Si produrra’ di meno, anche beni di prima necessita’. L’Ocse ha tagliato le stime del nostro Pil a meno 1,8% per il 2013, che significa perdere circa un milione di posti di lavoro”. Cifre allarmanti, e di fronte a questa crisi, accusa, Grillo ”il governo fa solo proclami e si balocca con il presidenzialismo, la legge elettorale che verra’, sotto gli occhi vigili di Napolitano, la presa per il c… del falso taglio al finanziamento dei partiti, la legge per eliminare M5S dal parlamento, la nuova Costituzione e altre amenita’…”. Come quello di uno Stato che ”manda la guardia di finanza dai B&B e si fa scappare 21 miliardi di euro del Monte dei Paschi con lo scudo fiscale”. ”Ci fottiamo con le nostre stesse mani”, sostiene Grillo, ma il Movimento 5 stelle, ha una via d’uscita, una proposta per un Paese che immagina ”essere un comunita”’. ”La priorita’ assoluta – conferma – e’ il lavoro, poi la casa. Abbiamo lanciato un grande messaggio per dare lavoro alle imprese, per fare efficienza energetica, per fare ripartire il settore dei mobili e dell’edilizia”.

E per dare maggiore visibilita’ e diffondere le iniziative del M5S arriva la sterzata nelle comunicazioni: non solo Internet, via anche all’accesso a trasmissioni televisive. La partecipazione del deputato Roberto Fico a ‘In mezz’ora’ di Lucia Annunziata su Raitre, e’ uno dei passi della svolta. ”Cerchiamo di andare in trasmissioni dove escano fuori i contenuti”, spiega Figo, candidato M5s alla presidenza della commissione di vigilanza Rai, e’ ”l’inizio di un percorso che sara’ esteso a tutto il gruppo parlamentare”. Intanto Grillo continua nell’attacco a giornalisti e alla politica. E anche al presidente della Repubblica: ”Napolitano, fatti in esame di coscienza – dice dal palco di Marina di Ragusa – andavi da Roma a Bruxelles con un volo da 66 euro e te ne facevi rimborsare 800, non hai infranto la legge, ma l’etica si”’. E torna ad accusare Rodota’ di ”avere tradito” alleandosi con ”Vendola e gli altri di sinistra e di parlare con i giornali”. L’ex candidato a Capo dello Stato del M5s da Bologna smentisce di ”avere intenzione di spaccare il Movimento”, ma, anzi, di ”avere parlato bene” dei suoi parlamentari. Non ha ”mai avuto l’abitudine di polemizzare”, ricorda Rodota’, ma si ”permette una battuta: non sono stato in freezer in questi anni, credo di essere stato molto attivo non solo nella difesa della Costituzione, ma anche sul campo”.


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