CATANIA – Il Comandante Regionale Sicilia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Riccardo Rapanotti, oggi si è recato in visita al Comando Provinciale di Catania. Il Generale Rapanotti si è intrattenuto con una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri del Comando Provinciale etneo e con i delegati dell’Organo di Rappresentanza Militare.
Un particolare momento dell’incontro è stato riservato ai militari da poco in pensione che il Comandante Regionale ha voluto ringraziare personalmente per il servizio prestato con merito nella Guardia di finanza, con l’augurio che gli stessi possano mantenere gli stretti legami con le tradizioni del Corpo anche attraverso un fattivo impegno nell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia.
Nel corso dell’incontro con il personale il Generale Rapanotti ha rivolto parole di “compiacimento per l’encomiabile attività svolta dalla Guardia di Finanza di Catania a tutela della legalità e a presidio degli interessi economico-finanziari del Paese, con particolare riferimento agli importanti risultati raggiunti nella lotta alla criminalità organizzata, all’evasione fiscale e nel contrasto allo spreco di denaro pubblico “, rivolgendo un pensiero all'”enorme impegno profuso dai Finanzieri nel concorso alla lotta contro la pandemia da Covid19”.
Il Comandante Regionale ha inoltre ricordato alcune operazioni “realizzate con significativa dedizione” come: “Follow the money”, con la quale è stato sequestrato un ingente patrimonio immobiliare e mobiliare illecitamente accumulato dal clan “SCALISI” nonché 2 milioni di euro in contanti, riferibili ai proventi illeciti dell’organizzazione, rinvenuti durate l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare; “Cocorito” che ha interrotto un ingente traffico di sostanze stupefacenti proveniente dalla Colombia e sgominato due consorterie criminali che operavano nel comprensorio etneo, una sudamericana e l’altra albanese sequestrando 367 kg marijuana e cocaina; “Report” che ha portato alla luce sistematiche turbative d’asta, oltre i reati di estorsione, usura, detenzione e porto di armi da fuoco nonché l’associazione di tipo mafioso nei confronti di appartenenti il clan “Laudani”; “Doppio gioco” che ha evidenziato reati di esercizio abusivo di gioco e scommesse, evasione fiscale, truffa aggravata, autoriciclaggio con l’aggravante di favorire gli interessi del clan “Santapaola-Ercolano” e permesso il sequestro di 80 milioni di euro tra disponibilità finanziarie, terreni e società in 5 regioni italiane e 2 stati esteri.
Tali attività evidenziano le elevate capacità e la maturata esperienza delle Fiamme Gialle etnee nel far emergere e poi approfondire le manifestazioni patrimoniali di origine illecita dei soggetti ad elevata pericolosità sociale, permettendo di conseguire importanti risultati nel contrasto alle varie forme di illecito economico-finanziario ed in particolare di ledere gli interessi delle organizzazioni criminali.
Nell’occasione il Comandante Regionale ha fatto visita al Prefetto di Catania, S.E. Maria Carmela Librizzi ed al Procuratore Capo Dott. Carmelo Zuccaro.