Hai più di 40 anni, niente concorso| Il tribunale: "È discriminazione" - Live Sicilia

Hai più di 40 anni, niente concorso| Il tribunale: “È discriminazione”

Ammesso alla selezione il lavoratore over 40 escluso dal bando per 100 posti da autista dell'Amat

PALERMO – Il lavoratore non era stato ammesso al concorso dell’Amat perché in possesso di un’età superiore ai 40 anni ma adesso la sezione lavoro del Tribunale di Palermo lo ha ammesso alla selezione per 100 autisti di autobus della partecipata locale. Ieri è arrivata l’ordinanza cautelare con cui i giudici danno ragione all’uomo che si era visto escluso dal concorso e che in primo grado non aveva ottenuto l’ammissione.

Il primo giudice del lavoro aveva infatti ritenuto che la clausola del regolamento aziendale che prescrive che gli autisti neoassunti non abbiano più di 40 anni fosse fondata. Nel’appello però i magistrati hanno fatto emergere la tesi opposta. “In assenza, – si legge in sentenza – di alcun elemento di prova che autorizzi a ritenere provata l’esistenza di una politica di assunzioni generale dell’azienda finalizzata a garantire ai lavoratori assunti a tempo indeterminato un determinato tempo minimo di durata della vita lavorativa in azienda, quest’ultima non può essere posta come legittima ragione o finalità della deroga al divieto di discriminazione per età, posto dalla normativa”. I concorsi dell’Amat, infatti, sono concorsi pubblici come quelli di un normale ente pubblici e quindi ad essa si applicano le regole del caso: sia a livello europeo che nazionale non sono ammessi quindi limiti d’età a patto che non ci siano fondati motivi che possano giustificarli. 

Apprezzamento è stato espresso dai legali dell’aspirante concorrente. “Accogliamo con grande soddisfazione questo provvedimento – hanno commentato gli avvocati Bruno Molinaro e Gaetano Buscemi – , destinato sicuramente, per il suo elevato spessore interpretativo, a fare giurisprudenza. Il Tribunale ha, infatti, totalmente condiviso la nostra tesi, ribadendo il principio secondo cui il divieto di discriminazione in base all’età è un principio generale del diritto dell’Unione Europea codificato dall’articolo 21, paragrafo 1, della Carta, sicché è precluso agli Stati membri eluderne gli effetti attraverso iniziative basate su scelte discrezionali ed opinabili”.

A essere infondata per i giudici non è solo la previsione del regolamento aziendale che gli autisti debbano avere massimo 40 anni ma anche i motivi che sono stati dati per giustificare una tale previsione. Smentita è stata anzitutto la tesi che dietro la previsione ci fossero ragioni di tipo pensionistico. Anche se la professione dell’autista di autobus rientra “tra i lavori usuranti”, la normativa di riferimento non prevede un anticipo pensionistico di elevata entità per tali lavoratori che invece “possono conseguire il trattamento pensionistico ove in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni”. In altre parole, secondo i giudici, l’eta di 40 anni non è così collegata alla necessità di fare arrivare gli assunti al monte pensionistico.

Ma non finisce qui. Infatti per il Tribunale non è giustificabile nemmeno il fatto che si colleghi ai 40 anni il possesso di una “particolare prestanza fisica”. “L’affermazione – commentano i giudici del lavoro – entrerebbe in conflitto poi con il dato pacifico che moltissimi sono gli autisti Amat in servizio di età superiore ai 40 anni, che devono quindi ritenersi assolutamente idonei allo svolgimento delle mansioni, almeno sino a 61 anni e 7 mesi, età in cui potrebbero chiedere la pensione anticipata, se – aggiungono – non fino a quella di 68 anni, età massima prevista dalla normativa per il possesso della patente D”.

E d’altronde per il collegio composto da Fabio Civiletti, Paola Marino e Cinzia Soffientini lo stesso fatto che la legge consenta la patente D a soggetti più maturi fa pensare che si preferiscano operatori con maggior esperienza. Non c’è nessun motivo valido, così per vietare a un ultra quarantenne di partecipare al concorso per guidare gli autobus di linea dell’Amat.


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