PALERMO – Commercianti e residenti di via Leonardo Da Vinci sono scesi in strada questo pomeriggio, all’incrocio con via Casalini, in segno di protesta contro i danni che, a loro dire, il cantiere del tram arreca alle attività commerciali dell’area. Dal restringimento della carreggiata cui non è conseguito un arretramento del marciapiede, alla difficoltà di posteggio per i clienti che preferiscono così fermarsi altrove, all’accesso ai negozi reso poco agevole. Tanti i disagi lamentati nel corso della manifestazione. “Le attività soffrono enormemente questa situazione – spiega Pietro La Barbera, esercente della zona -, rischiamo di chiudere tutti bottega. Molti negozi della zona hanno già abbassato le loro saracinesche, non si riesce più arrivare a fine mese”. Un grido d’aiuto, dunque, lanciato all’amministrazione comunale affinchè “limiti i danni e risolva le criticità presenti”. “Chiediamo rispetto per commercianti e residenti – prosegue La Barbera -, niente di più. Abbiamo famiglie sulle spalle da mandare avanti”.
La protesta di commercianti e residenti è indirizzata soprattutto per il semaforo presente all’incrocio con via Casalini, installato per garantire la cosiddetta ‘onda verde’ al tram. Secondo i negozianti, bloccando il traffico veicolare si causa maggiore inquinamento acustico e atmosferico. “Il semaforo deve essere eliminato – interviene Pietro Giammona, residente di via Da Vinci -. Viene interrotto il flusso maggiore nelle due carreggiate per favorire l’uscita di due-tre macchine da una via minuscola come via Casalini. Il gas di scarico che si sprigiona nell’aria è insopportabile così come la puzza di combustibile. La mattina non posso neppure più aprire le finestre per far areare l’appartamento”. Sono già state raccolte, inoltre, diverse firme a favore dello spegnimento del semaforo. “Invieremo la petizione al Comune – fanno sapere i manifestanti -, non possiamo morire per la scelleratezza dell’amministrazione che quando ha fatto il piano sul tram non ha minimamente tenuto in considerazione inconvenienti e problemi”.
Presente anche il parlamentare regionale del Pds-Mpa, Vincenzo Figuccia che ha già presentato una interrogazione sulla vicenda. “Ci sono state diverse inadempienze da parte dell’amministrazione comunale – esordisce Figuccia -. In funzione di un futuro privilegio quale sarà il tram per la città non bisogna mettere da parte gli ingenti danni economici che quest’opera sta causando alle attività commerciali”. Una stoccata, infine, Figuccia la riserva all’assessore comunale al Traffico, Tullio Giuffrè, che doveva partecipare alla manifestazione per discutere insieme ai cittadini sulle possibili soluzioni, ma ha fatto sapere che non sarebbe stato presente all’ultimo momento. “Non credo che né la politica locale né i commercianti presenti – conclude Figuccia -, volessero mangiare assessori oggi a pranzo. Non capisco e non concepisco la scelta dell’assessore Giuffrè di non partecipare”.
“Mi è dispiaciuto non poter raggiungere oggi i commercianti di via Leonardo Da Vinci, cui avrei potuto dare alcune informazioni – la replica dell’assessore Giuffré non tarda ad arrivare -. In quest’area, come in quella di Corso dei Mille, abbiamo dovuto prevedere alcune soluzioni alternative per favorire la sosta, come l’arretramento dei marciapiedi e la realizzazione di micro parcheggi, già previsti in nel Piano triennale delle Opere pubbliche. Rispetto al semaforo – prosegue -, credo che circolino informazioni errate, che rischiano di generare una psicosi del tutto infondata sull’aumento dell’inquinamento. Il semaforo infatti sarà regolato per garantire la cosiddetta onda verde al passaggio dei convogli di Tram e quindi seguirà la frequenza dei convogli. Non sarà certamente un semaforo permanente bloccato che crei ostacolo al traffico”.