Entro luglio la discarica palermitana di Bellolampo avrà la sua sesta vasca che consentirà alla città di poter affrontare serenamente un lungo periodo di serenità, scongiurando nuove emergenze rifiuti. Questo è quanto assicurato dai commissari straordinari di Amia, Paolo Lupi e Sebastiano Sorbello, che stamani hanno illustrato ai cronisti il piano di gestione e di rilancio aziendale. Un programma che fonda le sue basi principalmente su tre fattori: innanzitutto il recupero di 80 milioni di euro ancora “incagliati” nelle tasche dei debitori; quindi l’impiego dei cento milioni di euro, tra fondi Cipe e Fas, che dovrebbero arrivare ad inizio dell’anno venturo, destinati all’avvio e al completamento dei lavori di ampliamento della discarica di Bellolampo; e infine una maggior “serenità di rapporti” tra azienda, media e cittadini.
Ma procediamo con ordine. A sottolineare il lavoro svolto sino ad ora è il commissario straordinario Paolo Lupi che spiega come si stia dando corpo al programma presentato al ministero per il risanamento dei conti. “Abbiamo avviato il recupero di crediti per circa 80 milioni di euro – spiega-. Questi fondi ci consentirebbero di far fronte agli impegni assunti. Adesso ci aspettiamo la definizione della ricapitolarizzazione avviata dal Comune per dare maggior impulso al nostro lavoro che, lo ricordo, non è quello di commissari ai rifiuti, bensì quello di commissari dell’azienda. Siamo stati nominati dal ministero dello Sviluppo Economico, e non dal ministero dell’Ambiente”.
Nel frattempo a Bellolampo continuano i lavori per il completamento di una “sella”, tra la quarta e la quinta vasca, che dovrebbe garantire un’autonomia di abbancamento rifiuti per i prossimi otto mesi: il tempo necessario alla realizzazione della sospirata sesta vasca. “Il progetto è praticamente già in fase esecutiva – dice Sebastiano Sorbello -. Adesso ci sono dei tempi tecnici destinati al bando della gara d’appalto e, successivamente, la concreta realizzazione della sesta vasca, che sarà completata non più tardi di luglio prossimo“. L’operazione godrà dell’afflusso di denaro da parte del Cipe, 60 milioni prelevati dal fondo per il Mezzogiorno; e dei Fas, ovvero 40 dei 200 milioni destinati a tutta la Regione. Nei giorni scorsi, dopo l’ennesimo guasto al vecchio tritovagliatore di Bellolampo, è entrato in funzione un macchinario ausiliario, il “Mammut”, preso a nolo dall’Amia. “Il nuovo impianto ha avuto alcuni problemi di messa a punto, che sono stati risolti o sono in via di soluzione – assicura l’altro commissario straordinario di Amia Sebastiano Sorbello -. In questi giorni i dipendenti dell’azienda che ci ha fornito il tritovagliatore stanno istruendo il nostro personale per il suo corretto uso”.
Quindi, durante la conferenza stampa, c’è spazio anche per una piccola polemica sollevata dai vertici della municipalizzata. I commissari infatti lamentano un’eccessiva strumentalizzazione della vicenda rifiuti a Palermo, che “rallenta e infastidisce” il processo di risanamento e il risollevamento delle sorti dell’azienda. “Siamo stanchi – afferma Sorbello – di sentire ormai quotidianamente articoli, comunicati, note di gente che non ha competenza morale per avanzare critiche mosse solamente da un fine strumentale”. Infine dall’Amia arriva un sentito appello ai cittadini affinchè contribuiscano attivamente, attraverso “una gestione più razionale dei propri rifiuti ed un maggior ricorso alla raccolta differenziata, alla risoluzione definitiva del problema rifiuti a Palermo”.
