I fiori che abbiamo posato accanto alla lapide invisibile, nel luogo dell’aggressione di Enzo Fragalà, appassiranno. Appassirà la corona col nastro e la scritta: “Al mio papà, Marzia”. Appassiranno le corolle avvolte nella plastica. I fiori, sì, appassiranno.
Lapide senza più sangue quell’angolo di via Turrisi, senza l’ombra del corpo, senza il dolore della sera di un anno fa. Erano in trecento per l’anniversario, con le fiaccole in mano. Giornalisti e colleghi, persone che volevano soltanto esserci, per dire che non si rassegnano. Ricordiamocelo. I fiori appassiranno. Ma facciamo in modo che , al loro posto, sbocci la dignità civile che sempre si sorregge con il bisogno di giustizia e verità.
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