I funerali di Laura Petrolito: | "Perché tanta violenza?" - Live Sicilia

I funerali di Laura Petrolito: | “Perché tanta violenza?”

Le esequie della ragazza di Canicattini Bagni. L'omelia dell'arcivescovo Pappalardo

SIRACUSA–  Sì è messo a piovere,  ma c’era il sole, non appena davanti alla chiesa Madre è giunto il lungo e straziante corteo funebre che ha accompagnato Lauretta da casa sua fino alla chiesa del paese, per la celebrazione del funerale. Ha attraversato via Vittorio Emanuele, la via principale di una Canicattini che oggi ha proclamato per il lutto cittadino, sotto le note tristi della banda. Gli amici hanno portato la bara. Un applauso straziante l’ha accolta davanti alla chiesa dove l’attendeva il resto del paese. E a quel punto, a sprezzo di ogni retorica, è cominciato a piovere ma c’era il sole.

A salutare Laura Petrolito, uccisa e gettata in un pozzo, un cielo sferzato dal vento, troppo freddo per la stagione, che ha giocato con le nuvole trasformando tutto in una specie di Irlanda spiegata alla provincia di Siracusa. E a Dio l’arcivescovo di Siracusa Salvatore Pappardo, che ha celebrato le esequie, ha ricondotto ogni sentimento che in questi giorni ha accompagnato l’atroce vicenda di Laura, uccisa per mano del suo compagno reo confesso con 16 coltellate. “Un paese scosso da sentimenti forti – ha detto – ma ora siamo qui riconoscendoci tutti figli di un unico Padre. E allora chiediamo al Signore che dia a Laura il santo paradiso e susciti, in colui che è stato la causa di questa morte, sentimenti di vero pentimento”. Parole anche per i parenti e per i concittadini di Laura a sgomberare sentimenti di odio e vendetta: “Ci siamo chiesti il perché di tanta violenza e il perché di tanta sofferenza. Chiediamo al Signore che i nostri sentimenti siano di amore, misericordia e pietà. Sentimenti e propositi di quiete, da figli di Dio. Ci giungano consolazione e pensieri di fede, speranza, amore e perdono”. Al termine delle esequie ancora il tempo di lacrime, qualcuno lancia un grido straziante “Laura”, applausi al feretro, e palloncini bianchi e rossi al cielo. Un cielo che è un controsenso,  manda una luce troppo forte, troppo limpida, cristallina. Ma piove.

 

 

 

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