PALERMO – Le polemiche sui malati, i lunghi tempi di attesa e una morte con relativa denuncia dei parenti scatenano la ‘bufera’ sull’azienda sanitaria Villa Sofia-Cervello di Palermo, uno dei principali presidi ospedalieri della Sicilia occidentale.
Le polemiche e le dimissioni
Il direttore sanitario Aroldo Gabriele Rizzo, ieri, ha deciso di dimettersi. Si tratta di un professionista stimato: il dottore Rizzo aveva ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il titolo di Cavaliere, per l’impegno durante il periodo Covid: adesso ha fatto un passo indietro.
Villa Sofia, le criticità
Le barelle nei corridoi, le lunghe attese per ricevere assistenza, medici “costretti a operare in condizioni estreme a causa della cronica mancanza di personale e risorse”, che subiscono “continue intimidazioni”, ha detto Antonio Iacono, direttore del trauma center dell’ospedale. Ecco le principali criticità.
“Non è più sostenibile – ha aggiunto Iacono – una realtà in cui medici e infermieri diventano bersagli delle frustrazioni derivanti da problemi strutturali del sistema sanitario, che non dipendono certo dai professionisti. Le minacce costanti rappresentano un attacco diretto non solo alla dignità e sicurezza dei medici, ma anche alla tenuta stessa del nostro sistema sanitario pubblico”.
La morte e l’inchiesta
Tensioni, ritardi e una morte finita sotto inchiesta, quella di Giuseppe Barbaro, 76 anni, che avrebbe vissuto un calvario – secondo quanto hanno denunciato i familiari – iniziato il 21 dicembre per una frattura scomposta alla spalla. Un caso delicato, con il primario di Ortopedia Davide Bonomo che ha rivendicato il lavoro svolto.
La visita di Schifani
Bonomo ha ricevuto gli elogi del presidente della Regione, Renato Schifani, che ha visitato il reparto. Il governatore ha registrato “una grave carenza organizzativa derivante dall’assenza di personale infermieristico, che aveva paralizzato tanti interventi, tanto da individuare ben 14 pazienti in attesa con femore rotto e altro”.
Come chiarito dal governatore, Bonomo non solo non aveva responsabilità sulle carenze che avevano costretto diversi pazienti ad attendere diversi giorni per un intervento, ma si è adoperato per risolvere in breve tempo l’emergenza.
L’incontro e le prossime mosse
Giovedì, l’incontro dei vertici di Villa Sofia con Schifani, ieri le dimissioni del direttore sanitario. Lunedì l’incontro tra il manager Coletti, che è stato convocato, e il governatore. In attesa delle prossime mosse.