I piani di Orlando per i litorali | Una "rivoluzione" per Mondello - Live Sicilia

I piani di Orlando per i litorali | Una “rivoluzione” per Mondello

Da Capo Gallo alla costa Sud. Orlando: "L'acquario alla Bandita? Chiediamo a 'Chi l'ha visto?'".

PALERMO – Un’ottantina di lotti per 180 mila metri quadrati nei quali trovano posto sette stabilimenti balneari, 11 punti di ristoro, 45 spiagge attrezzate, sei ristoranti, campi sportivi da spiaggia ma anche la Città della nautica e una pista ciclopedonale da 25 chilometri parallela alla costa. Inoltre un parco alla foce dell’Oreto, l’esproprio della strada privata che porta a Capo Gallo e la rivoluzione di Mondello. Il comune di Palermo presenta il suo nuovo Pudm, ossia Piano d’uso del demanio marittimo: si tratta di quel piano che ogni comune deve avere e che descrive, in poche parole, come si intende usare la propria costa scegliendo tra spiagge libere, attrezzate, stabilimenti, aree per animali, ormeggio o attività commerciali.

In realtà Palazzo delle Aquile un Pudm l’aveva già: approvato dalla giunta nel 2013, era stato esitato a dicembre del 2014 e inviato alla Regione per il via libera definitivo. Ma i tempi si sono allungati, nel frattempo sono cambiate le norme e quindi Palermo è dovuta correre ai ripari rivedendo il piano che adesso inizierà nuovamente l’iter. A presentarlo oggi in conferenza stampa l’assessore uscente Sergio Marino e quello in pectore, Giusto Catania, oltre al capogruppo di Palermo 2022 Toni Sala. “Nasce finalmente uno strumento di controllo sociale sull’uso del demanio – ha detto il sindaco Orlando – Lo manderemo alla Regione ma anche all’Unione europea. Adesso abbiamo un criterio per valutare i comportamenti di tutti, speriamo che la Regione approvi presto il Pudm senza far passare altro tempo”. E l’acquario della Bandita, rimasto solo un progetto? “Per quello dovremmo chiedere a ‘Chi l’ha visto?'”, ha commentato il sindaco mandando una frecciatina a Sicindustria.

A Palermo il Pudm è particolarmente importante perché non soltanto cambierà radicalmente il volto di Mondello, ma restituirà finalmente alla città la costa sud che dal porto arriva fino a Villabate: chilometri di costa che, a parte qualche rara eccezione, sono praticamente abbandonati e dove sorgeranno invece stabilimenti, attività commerciali, culturali e sportive. Ad oggi infatti sono ancora in vigore vecchie concessioni, che magari poco hanno a che fare con la fruizione del mare, ma nel 2020 (anche se il condizionale è d’obbligo) dovrebbero andare tutte a scadenza in virtù di una disposizione europea, sebbene la Sicilia potrebbe recepire la proroga al 2034 adottata a Roma: il Pudm consentirà così di fare nuove concessioni, dando un rinnovato ruolo ai comuni. Inoltre nessun tratto di costa sarà più ostaggio di alberghi, ville o stabilimenti balneari: ogni singolo metro sarà accessibile, restituendo il mare ai palermitani.

E’ confermato infatti che i lotti non potranno essere più grandi di 3 mila metri quadrati e andranno alternati con tratti di spiaggia libera: Mondello in pratica cambierebbe volto. Il punto sarà capire se verranno o meno prorogate le concessioni in scadenza nel 2020: in questo caso, sarebbe solo la costa sud a beneficiare del nuovo Piano.

Marino, Sala e Orlando

“Il nostro obiettivo è restituire il mare ai palermitani – ha spiegato il vicesindaco Sergio Marino – Abbiamo adeguato il vecchio Piano tenendo conto anche del Pon Metro e valorizzando la costa, con una zona dedicata agli animali. Inoltre ci saranno un parco all’altezza della foce dell’Oreto e una pista ciclabile da 25 chilometri, da Villabate fino a Sferracavallo: ovviamente ci saranno alcuni ostacoli da superare, ma siamo fiduciosi”. “Sono decisamente un assessore fortunato – ha aggiunto l’assessore in pectore Giusto Catania – Il collega Marino mi offre uno strumento per consentire alla città di usufruire del proprio mare”.

L’ex Chimica Arenella si trasformerà in una Città della nautica con un albergo, mentre la foce dell’Oreto ospiterà un parco. La passerella di Romagnolo rimarrà invece fuori da future gare, visto che la Regione ha già messo a bando l’affidamento; novità anche per Capo Gallo, dove verrà espropriata l’area privata abolendo il cancello. Le nuove concessioni dureranno sei anni e in costa sud nasceranno due stabilimenti balneari e 18 spiagge attrezzate, oltre a una grande area per lo sport da spiaggia da 6 mila metri quadrati.

LE NUOVE AREE
Ma quali sono le differenze tra il vecchio e il nuovo piano? In pratica sono state escluse le riserve, perimetrati i beni di Natura 2000, i beni immobili e i porti turistici e per la pesca, aggiornate le concessioni ancora attive, previsti una pista ciclabile e un parco nella zona sud. Inoltre si individuano aree, zone (più piccole e con destinazioni specifiche) e lotti da mettere a bando.

La costa viene divisa in tre parti: aree di interesse naturalistico (238 mila metri quadrati), dove si potranno svolgere solo attività culturali e di fruizione del mare; aree di spiaggia e aree di scogliera, con attività balneari e ricreative. Le aree di spiaggia e scogliera sono a loro volta divise in aree di libero transito, cioè quelle vicine alla battigia; aree solarium per gli ombrelloni, ma che non sarà possibile recintare; aree per attrezzature dove poter montare depositi, cabine, docce, ristoranti o bagni. A Palermo in particolare ci sono 92 mila metri quadrati di spiagge per libero transito, 116 mila di spiagge per solarium e 72 mila per attrezzature; e ancora 68 mila metri quadrati di scogliera per libero transito, 74 mila per solarium e quasi ottomila per attrezzature. A questi si aggiungono 476 mila metri quadrati si spiaggia per parco e 52 mila di scogliera per parco. La novità è che la classificazione delle aree non dipenderà più dalla balneabilità dell’acqua, il che significa che il piano non andrà cambiato se in costa sud arriverà il via libera per tuffarsi in mare.

ZONE E PISTA CICLABILE
Andiamo alle zone: gli spazi a uso urbano passeranno da 14 mila metri quadrati a 20.500, mentre le sedi stradali da 2.500 a 3 mila metri quadrati; ci saranno 65 mila metri quadrati di verde pubblico, una pista ciclabile da 25 chilometri, quasi 30 mila metri quadrati di parcheggi per 1.163 posti auto, mentre non cambiano i valori di alberghi (51 mila metri quadrati), ostelli (9 mila), stabilimenti (46 mila) e attività produttive (quasi 6 mila); diminuisce lo spazio per le strutture universitarie o di pubblica amministrazione che da 62 mila metri quadrai passano a 54 mila. La lunga pista ciclopedonale sarà parallela alla costa e senza interruzioni, garantendo l’accesso diretto al mare senza che questo sia impedito da aree private.

LOTTI
I lotti da mettere a bando prevedono sette stabilimenti balneari (24 mila metri quadrati); 45 aree attrezzate per la balneazione (70 mila metri quadrati); aree attrezzate per lo sport; aree per gli animali (quasi 2 mila metri quadrati); 11 punti ristoro; un’area per ormeggio; sei attività commerciali e di ristorazione; un’area per lo sport da spiaggia; un’area per pubblici spettacoli; la Città della Nautica (54 mila metri quadrati); cinque lotti per attività culturali. In tutto 80 lotti per 181 mila metri quadrati, anche se la giunta potrà modificare il perimetro dei lotti e affidarli per più di sei anni (o affidarne più d’uno) se il privato farà opere di bonifica, messa in sicurezza, ripristino ambientale, contrasto all’erosione, mitigazione del rischio geomorfologico o idrogeologico.

La nuova normativa prevede che adesso il Piano vada prima alla Regione per una prevalutazione di conformità alle linee guida e dopo in consiglio comunale per una adozione preliminare; seguono la Vas, i pareri tecnici, l’adozione definitiva del consiglio comunale, la trasmissione in Regione e la definitiva approvazione. Solo a quel punto la gestione del demanio passerà ai comuni che incasseranno i canoni delle concessioni e ne cederanno un quarto alla Regione. “I tempi necessari a rendere definitivo il Pudm? Prima si fa meglio è ma in attesa spero non si faccia altro”, ha commentato il sindaco.

 LE REAZIONI

“Il Pudm comporterà una vera e propria rivoluzione per la costa sud di Palermo, con importanti interventi di riqualificazione e bonifica che restituiranno il mare ai palermitani. Il consiglio comunale, che sarà coinvolto in due fasi, si farà trovare sicuramente pronto come ha già fatto nel 2014”. Lo dice il capogruppo di Palermo 2022 Toni Sala.

“Prendiamo atto che la giunta ha esitato la delibera del Pudm – dice il capogruppo Fi Giulio Tantillo – ma non comprendiamo l’entusiasmo della presentazione, come se il piano di utilizzo del demanio marittimo possa essere operativo con certezza dal 2020. La direttiva Bolkestein indica una scadenza, ma a livello nazionale si parla di proroga. In ogni caso occorre che la Regione completi l’iter del piano paesaggistico e la pianificazione demaniale e che l’Anci Sicilia sia coinvolta. Le spiagge sono una ricchezza per la nostra città, necessita salvaguardarle e regolamentarne l’uso. Il Consiglio Comunale e la commissione urbanistica hanno fatto un buon lavoro, anche se oggi qualcuno lo ha dimenticato”.


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