PALERMO – Si è ormai messa in moto la macchina organizzativa per l’arrivo di Papa Francesco a Palermo. Il Pontefice argentino sbarcherà in Sicilia il 15 settembre per il venticinquesimo anniversario del martirio di don Pino Puglisi, il parroco di frontiera ucciso dalla mafia, e dopo aver toccato Piazza Armerina verrà nel capoluogo siciliano per una giornata densa di appuntamenti.
La messa di mattina al Foro Italico, il pranzo da Biagio Conte, la visita privata a Brancaccio nei luoghi in cui visse e morì don Pino, l’incontro con il clero in Cattedrale e con i giovani in piazza: un programma fitto e impegnativo, specie per chi deve organizzare il tutto. Da un lato la Curia, che insieme al Centro Padre Nostro ha messo a punto un calendario di eventi che si protrarrà fino a dicembre; dall’altro le istituzioni come la Prefettura e il Comune, a cui invece tocca il compito di garantire la sicurezza (cosa impegnativa, di questi tempi) e di tirare a lucido la città.
Ormai sembra quasi certo che la celebrazione eucaristica si terrà sul prato del Foro Umberto I, meglio noto come Foro Italico, sulla falsa riga di quanto avvenuto per Benedetto XVI e per la beatificazione di Puglisi. Un luogo capace di ospitare i 100 mila pellegrini previsti, di garantire veloci vie di fuga e ampi spazi di manovra. L’unica alternativa potrebbe essere lo stadio Barbera che però ha una capacità assai inferiore, ossia 35 mila persone al massimo, ma che permetterebbe di risparmiare sui 20 chilometri di transenne previste, oltre che sui tornelli. Già, perché allestire i luoghi della visita del Pontefice sarà impegnativo anche dal punto di vista delle spese: si prevede che i costi raddoppieranno rispetto a quella del precedente Papa superando i 2 milioni, e dovranno farsene carico gli enti locali (in pratica Comune e Regione, che hanno già i loro problemi di cassa).
Ma Palazzo delle Aquile è impegnato anche sul fronte della città. Si sono tenute già due riunioni tra la giunta Orlando e le partecipate, per fare il punto della situazione e programmare gli interventi che saranno svolti in house, ossia tramite le aziende. “Tutte cose già previste per il venticinquesimo anniversario”, tiene a precisa il vicesindaco Sergio Marino, ma su cui si è impressa un’inevitabile accelerazione per la presenza di Francesco.
Il quartiere di Brancaccio sarà tirato a lucido, ma soprattutto il 28 settembre vedrà posare la prima pietra del primo asilo della zona chiamato “I piccoli di Padre Pino Puglisi”: una struttura che sorgerà vicino alla rotonda Norman Zarcone, in via Brancaccio, in un terreno già individuato e per i quali ci sono anche i fondi. Ma Brancaccio vedrà anche le navette dell’Amat, che consentiranno collegamenti migliori con il centro nonostante le trincee ferroviarie, panchine, cestini e la piazza Anita Garibaldi, lì dove visse e fu ucciso don Pino, che cambierà completamente volto. Qui infatti sorgerà un giardino dedicato al sacerdote, ci sarà una nuova illuminazione pubblica, arredi e interventi di riqualificazione. Un programma ambizioso e per il quale bisognerà agire in fretta, visto che ormai l’estate è alle porte e mancano solo tre mesi all’arrivo del Santo Padre. “Faremo tutto con le nostre aziende”, assicura il vicesindaco.
Ma Palermo si sta preparando a celebrare don Pino Puglisi anche con iniziative sportive e culturali. Il programma elaborato dall’Ufficio pastorale diocesano e dal Centro Padre Nostro, diretto da Maurizio Artale, ha già visto l’inaugurazione del campetto di calcio in vicolo Cappello; il 14 giugno le Acli dedicheranno una sala della loro sede di via Castiglia al Beato e dal primo luglio al 31 agosto ci sarà una rassegna cinematografica con film, documentari e cartoni dedicati a don Puglisi, trasmessa a Cinematocasa (via Maqueda 124) e negli istituti penitenziari cittadini.
E ancora il campo estivo a Zurigo per gli adolescenti di Brancaccio, l’estemporanea di pittura sul sagrato della Cattedrale il 2 settembre, lo spettacolo teatrale dei bambini della parrocchia di San Gaetano il 9 settembre e la fiaccolata il 13 settembre da via Torremuzza fino alla Cattedrale. Il 14 settembre si inaugurerà l’aula didattica presso la casa-museo di piazza Garibaldi e il 15 sarà il giorno del Papa. Settembre e ottobre continueranno con raduni, concerti, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, così come a novembre. L’evento conclusivo il 25 dicembre, con l’intitolazione a don Pino di una rotatoria stradale a Betlemme.