CATANIA – E’ al governo, e non solo a Catania. E’ il partito del primo cittadino, per quanto non sia il più numeroso all’interno del Consiglio comunale. Eppure, sembra non riuscire a trovare una comunione di intenti. Nemmeno su un problema come quello dei rifiuti.
E’ il Partito democratico in salsa etnea, diviso in due tronconi ben distinti sin dall’anno scorso quando, in occasione delle elezioni amministrative che hanno incoronato Enzo Bianco sindaco di Catania per la quarta volta, si crearono due “fazioni”, quella a sostegno di chi sarebbe poi divenuto sindaco e quella a sostegno di Giuseppe Berretta, deputato democratico che aspirava a diventare inquilino di Palazzo degli Elefanti. Berretta, poco prima del voto, decise di ritirarsi dalla tenzone, ma la frattura, un anno dopo, sembra ancora lì, intatta.
Come sembra palesare quanto accaduto sabato pomeriggio, all’indomani della conferenza stampa tenuta dal deputato democratico sullo spinoso tema dei rifiuti e della raccolta differenziata. Un attacco palese all’attuale appalto vinto dalla Ipi-Oikos, e in parte anche all’amministrazione comunale, sulla presunta mancanza di controlli e di richieste di risarcimento per inadempienze. E un attacco più velato nei confronti dell’assessore all’Ambiente, Rosario D’Agata, esponente neanche a dirlo proprio del Pd, la cui replica piccata sembrerebbe confermare i malumori mai sopiti del partito etneo.
“Pare – affermava D’Agata nella conclusione della replica alle parole di Berretta – che l’onorevole e il consigliere comunale Notarbartolo abbiano parlato a nome di quel partito democratico che sta guidando la città e al quale il sottoscritto appartiene. Voglio sottolineare di non esser stato messo al corrente di questa iniziativa e di averne discusso anche con il segretario provinciale Enzo Napoli, al quale non risulta che la conferenza stampa sia stata convocata dal Pd”.
Insomma, un piccolo scontro istituzionale sarebbe in atto all’interno del partito. Nemmeno tanto piccolo, stando anche allo scambio di opinioni su Facebook, prima concitato e poi conciliante tra alcuni esponenti “berrettiani”, gli “eretici” per intenderci, e i democratici della religione ufficiale. Tra quest’ultimi, a lamentarsi sulla pagina ufficiale di Berretta è la responsabile all’Ambiente del Pd cittadino, Sonia Messina, non invitata alla conferenza stampa. “Mi sarebbe piaciuto partecipare, se solo lo avessi saputo! insomma, ma la mia delega all’ambiente per la tua segreteria non vale nulla?” – scrive la Messina che aggiunge, in risposta a Valeria Licciardello: “Ti faccio notare che se fino a poche settimane fa il consigliere Notarbartolo lamentava a mezzo stampa il distacco netto tra la segreteria provinciale, i consiglieri comunali e il partito cittadino, alla prima occasione ritiene di non dover invitare anche solo per ascoltare il rappresentante che nel Partito democratico provinciale ha una delega all’Ambiente”.
“La segreteria di Berretta mostra ancora una volta di non voler in nessun modo lavorare per la condivisione di progetti comuni che dovrebbero contribuire a fare grande questo partito. Stamattina, quindi, cosi come precisato dall’ Assessore d’Agata, l’onorevole Berretta e il consigliere Notarbartolo hanno convocato una conferenza stampa che non ha espresso la posizione del partito democratico. Inoltre tengo a precisare che la mia delega il mio impegno e le mie competenze restano a disposizione di tutti anche di quelli che faticano a capire che senza condivisione di ideali viene meno il motivo di far politica”.
Una dura accusa, smorzata successivamente grazie all’intercessione del consigliere Notarbartolo, il quale non risparmia, però, l’affondatina al Pd cittadino. “Con Giuseppe (Berretta n.d.r.) – scrive Notarbartolo – abbiamo posto delle questioni su cui sono convinto che ci sia una totale condivisione di tutto il partito, tua e di Saro (D’Agata n.d.r.) in primis. Da mesi c’è un ampio dibattito in città, sui media ed in Consiglio Comunale”.
“A questo dibattito il partito democratico è stato assente – incalza – se non come singoli abbiamo partecipato a vario titolo. Siccome lo riteniamo un tema centrale, abbiamo voluto rilanciare la questione con forza, anche alla luce delle recenti e gravissime vicende. Sono convinto che dobbiamo superare inutili polemiche e sposare insieme questa causa. Tu in forza della tua delega potresti essere un importante collettore delle diverse istanze. Organizziamo una tavola rotonda, un incontro, scriviamo un documento, confrontiamoci, litighiamo, qualsiasi cosa purché la si faccia presto. E’ una questione da affrontare con coraggio e che non può essere rinviata ancora” – continua.
“Sono intervenuta proprio per ribadire che la condivisione e il sostegno su argomenti delicati e importanti come quella della questione dei rifiuti – risponde la responsabile Ambiente – dovrebbe esser cercata prima e non dopo una conferenza stampa che si dice convocata dal Pd. Ma bando alle ciance – conclude la Messina.
Ma la vicenda, secondo i bene informati, sarebbe tutt’altro che conclusa.