PALERMO – Il Palermo riparte da Gasperini. Ancora una volta il ribaltone rosanero nasce sulla base di una possibile clamorosa rimonta, che a questo punto del campionato, diventa davvero difficile. Sei punti di ritardo verso il quart’ultimo posto non sono così “utopici”, ma quello che preoccupa è la mentalità e l’identità di una squadra che gioca malissimo e che non ha i presupposti per risalire.
Eppure Zamparini in una cosa ha perfettamente ragione: il Palermo con Malesani ha fatto passi indietro. È vero che non ha perso, ma il gioco è stato inesistente e la squadra non riesce assolutamente a produrre gioco offensivo.
Gasp avrà un arduo compito: quello di riportare il Palermo a giocare a calcio. Un retroscena è emerso nella giornata di ieri, Gasperini prima di accettare la panchina del Palermo, ha chiesto a Zamparini di fare un sondaggio con la squadra e di sapere se i suoi vecchi uomini lo rivolevano.
Risposta affermativa. Iniziano intanto a circolare le prime dichiarazioni della dirigenza rosanero, questa mattina ha parlato Guglielmo Miccichè: “Noi non ci arrendiamo, la serie B è vicina, ma noi non ci arrendiamo. Facciamo il possibile per restare a galla. Con Gasperini il Palermo esprimeva un buon gioco ma i risultati fanno la differenza. Ora dobbiamo praticare quel calcio per vincere quelle partite. Sappiamo che la situazione è disperata, ma Gasperini potrebbe essere la soluzione estrema”.
“Il Palermo ha avuto diversi scontri diretti e alla sua portata, ma abbiamo fallito. Squadra disorientata? La situazione è di imbarazzo – prosegue Miccichè – ma dopo 25 partite siamo ultimi. La società sta facendo di tutto per non retrocedere, sarebbe una grande pecca per la società e la città. Le partite che mancano sono 12 e le scelte potrebbero premiare. Noi ci auguriamo che siano una scossa per la squadra”.
Intanto è ufficiale che il Palermo andrà in ritiro a Novara per preparare la partita di domenica delle 12,30 contro il Torino. Una sfida che può sicuramente rappresentare un punto di svolta.