I sindacati dei forestali siciliani: presi in giro dal governo regionale

I sindacati dei forestali siciliani: presi in giro dal governo regionale

Le rivendicazioni di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil Sicilia
LA PROTESTA
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PALERMO – “Per i forestali siciliani, ancora una presa in giro dal governo Schifani”. Lo affermano i segretari di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino che spiegano: “dalle maggiori entrate della Regione previste nella variazione di Bilancio, che l’Assemblea si appresta a valutare e votare, nessuna risorsa è destinata né per la copertura economica del contratto, né per l’aumento delle giornate lavorative”.

“Tutto ciò – sottolineano – malgrado le richieste di queste organizzazioni sindacali e gli impegni assunti dall’assessore all’Agricoltura nei diversi incontri che hanno accompagnato le nostre manifestazioni in cui abbiamo rivendicato una prima risposta al comparto. Sempre in attesa di quella riforma che è stata discussa per anni ed è pure stata messa nero su bianco, ma è scomparsa dai programmi dell’Esecutivo”.     

“Fai, Flai e Uila Sicilia – aggiungono Scotti, Russo e Marino – denunciano il totale disimpegno, l’assoluto disinteresse, del governo regionale verso un comparto che a dispetto di mille difficoltà garantisce tutela, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi. Ancor più adesso che le emergenze climatiche stanno mettendo a dura prova il nostro territorio. Giusto per i lavoratori sapere che Fai, Flai e Uila dopo essersi confrontate con tutti i gruppi parlamentari ed essere state ricevute dal presidente dell’Ars hanno per ultimo chiesto di incontrare in autoconvocazione i tre assessori al Bilancio, all’Agricoltura e al Territorio in modo da manifestare la necessità di inserire nella variazione di Bilancio almeno 30 milioni di euro per la tutela ambientale. Non avendo ricevuto nessuna risposta – osservano i sindacalisti – sembra ormai chiara che è volontà politica di Governo e Assemblea regionale abbandonare la gestione pubblica di un settore strategico per la prevenzione e la tutela di tutto il territorio regionale”.      

“Le nostre organizzazioni – concludono i segretari di Fai, Flai e Uila – non permetteranno alcun tentativo di privatizzazione di questo settore. E nel silenzio della politica regionale, preannunciamo nuove iniziative di protesta ma anche di confronto con enti, istituzioni e associazioni che hanno a cuore il futuro della nostra terra”.


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