PALERMO – “Dopo aver lavorato intensamente in questi anni per approvare provvedimenti fondamentali che hanno garantito la stabilizzazione ai lavoratori Asu e ad altre categorie di lavoratori precari, come quelli dei servizi Covid e dei Consorzi di bonifica, riteniamo che sia giunto il momento di mettere mano ai contratti dei lavoratori forestali”. Lo dicono i deputati della Democrazia cristiana all’Ars Carmelo Pace (capogruppo) e Ignazio Abbate Abbate a nome dell’intero gruppo.
Forestali, la proposta della Dc
“È impensabile che in Sicilia ci siano 1.324 lavoratori che ogni anno vengono assunti per sole 78 giornate lavorative, e altri circa 7.233 impiegati per soli 101 giorni – sottolineano i deputati Dc -. Questa precarietà non solo compromette la dignità e la vita di migliaia di famiglie, ma incide direttamente sull’efficacia dell’azione di prevenzione e lotta agli incendi”.
Appello della Dc a tutte le forze politiche
Il gruppo Dc lancia un appello a tutte le forze politiche: “Con grande senso di responsabilità e senza alcuna pretesa di primogenitura sulla norma che dovrà essere approvata, chiediamo a tutte le forze politiche di trovare le risorse necessarie all’interno della prossima legge di stabilità“, dicono Pace e Abbate. “L’obiettivo è duplice: dare una certezza lavorativa a questi dipendenti e, al contempo, garantire una maggiore presenza e operatività nella cruciale lotta agli incendi”, proseguono.
“La stabilizzazione dei forestali è una necessità”
I due deputati, inoltre, evidenziano come la stabilizzazione sia “una necessità operativa, vista la riduzione del numero di impiegati registrata negli ultimi anni e l’impossibilità di procedere con nuove assunzioni”. “Aumentare le giornate lavorative significa rendere l’intero corpo forestale più solido e pronto ad intervenire -evidenziano -. È fondamentale agire con urgenza, soprattutto considerando il drastico calo del personale. Nell’arco di circa vent’anni, il numero complessivo di lavoratrici e lavoratori nel comparto forestale siciliano è crollato da circa 35.000 a 16.000 unità a causa del blocco del turn over e delle mancate assunzioni”.
“Questa emorragia di personale, unita all’impossibilità di procedere con nuove assunzioni, rende la stabilizzazione degli attuali lavoratori una necessità vitale per proteggere il nostro territorio – concludono -. La nostra proposta concreta sarà portata al tavolo della maggioranza, previsto per martedì prossimo”.
Dipasquale: “Nostra proposta bocciata nell’ultima manovra”
Agli esponenti della Dc risponde il deputato del Pd Nello Dipasquale: “Siamo contenti che Abate e Pace si siano finalmente accorti dei forestali e che intendano aumentare le ore lavorative. Vorrei però ricordare che, nell’ultima manovra, avevamo già presentato un emendamento per incrementare le giornate di lavoro, ma purtroppo non è stato approvato. Dopo tre anni di governo senza alcun risultato concreto a favore dei forestali, oggi prendiamo atto di questa attenzione. Verrebbe da dire: meglio tardi che mai”.
E ancora: “Ci auguriamo che finalmente le nostre richieste, così come quelle dei sindacati, finora sempre ignorate, possano trovare ascolto. Con le tante risorse oggi disponibili, sarebbe davvero incomprensibile non dare risposte alle legittime esigenze del comparto”.

