I vaccini e Auschwitz, bufera sul tweet del prof palermitano

I vaccini e Auschwitz, bufera sul tweet del prof palermitano

Gandolfo Dominici ha postato una foto del campo di concentramento in risposta ad un Tweet di Enrico Letta
LA REPLICA DEL RETTORE
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PALERMO – Continua a suscitare polemiche la posizione del professore Gandolfo Dominici, docente di Marketing alla facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Palermo, sul vaccino anti-Covid.

La lettera contro il Green Pass

Nei giorni scorsi il professor Gandolfo aveva firmato una lettera, indirizzata al rettore dell’Università di Palermo, contro il Green pass, oltre ad un appello al consiglio d’Europa insieme ad altri 36 professori di altre nazionalità. Ieri, un suo commento sui social ha invece suscitato davvero molto scalpore.

“Il vaccino rende liberi”

In risposta al segretario del Pd, Enrico Letta – che in un Tweet aveva scritto: “Il vaccino è libertà. Libertà di andare a scuola in presenza, di viaggiare, di intraprendere, di partecipare ad attività culturali” – Dominici ha commentato, pubblicando la fotografia simbolo dell’Olocausto, la foto dell’ingresso di Auschwitz, parafrasando la scritta: “Il vaccino rende liberi”.

La replica dell’Università

“A nome dell’Ateneo, mi dissocio in maniera netta e completa da quanto pubblicato su un social network da un docente dell’Ateneo in risposta ad un esponente politico. L’associazione del vaccino contro il COVID-19 al motto dei campi di sterminio nazisti è totalmente inopportuna e gravemente offensiva – dichiara il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, professore Fabrizio Micari – Per quanto l’Università sia un luogo aperto alla libertà di pensiero e di dibattito appare intollerabile e raccapricciante la strumentalizzazione di una delle pagine più drammatiche della storia per esprimere una personale posizione. L’Ateneo seppure nel rispetto delle opinioni – continua il Rettore – stigmatizza tale modalità di espressione, estremamente lontana dallo spirito accademico di diffusione di un pensiero responsabile, basato sull’oggettività e sulla conoscenza”.


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