PALERMO – Il Palermo era la sua squadra del cuore. E la sua famiglia e gli amici di Misilmeri gli mancavano quando doveva partire per lavoro. Roberto Milito, 27enne della provincia palermitana, aveva frequentato l’Istituto tecnico per Geometri Filippo Parlatore del capoluogo e dopo il diploma aveva cominciato a lavorare. Attività saltuarie, ma ultimamente faceva l’operaio per una ditta che prevedeva anche viaggi all’estero. Roberto era così tornato a Palermo soltanto a metà febbraio:
“Finalmente a casa”, scriveva su Facebook. Era stato in Russia, a Mosca per la precisione. “Ma soltanto quando sei così lontano ti rendi conto di quanto ti mancano la tua casa ed i tuoi affetti”, si legge. E in Russia era stato anche alcuni mesi fa. “Forse era meglio che ci rimanevi”, scrive con dolore, oggi, il suo amico Michele. Chi conosceva il giovane misilmerese, ha iniziato questa domenica con la dolorosissima notizia della perdita del proprio amico. Una morte violenta, un’altra croce sull’asfalto di viale Regione Siciliana. In base a quello che gli amici hanno raccontato, Roberto e Antonio, il ragazzo che si trovava in macchina con lui, panettiere de “La Spiga d’Oro”, adesso ricoverato al policlinico, stavano tornando da una festa di Carnevale.
I due, amici fraterni, cresciuti insieme, condividevano tutto. Si conoscevano da una vita, avevano la maggior parte delle amicizie in comune. Antonio ora lotta tra la vita e la morte su un lettino d’ospedale, mentre per Roberto non c’è stato nulla da fare, Quello schianto contro un albero non gli ha dato alcuna possibilità di sopravvivere: “E ci manchi già tantissimo”, aggiunge Katia commentando una foto di Roberto che balla in discoteca.
“Amava la movida, le serate da ballo, girare per locali – racconta Salvatore, amico d’infanzia dei due giovani – ma era prudente, non sappiamo cosa possa essergli successo”. La dinamica del terribile incidente, infatti, resta al momento poco chiara. La polizia municipale dovrà accertare se tra le cause della perdita del controllo dell’auto ci sia l’alta velocità, perché dai rilievi nessun altro mezzo sarebbe stato coinvolto.
Un incidente autonomo avvenuto intorno alle 5,30, quando lungo la circonvallazione non c’erano molte auto. “Non possiamo credere che non rivedremo più quel sorriso – dice Francesco, un amico di Misilmeri -. Era un grande lavoratore, ma gli piaceva viaggiare e divertirsi. Ultimamente era stato in Grecia, a Malta, aveva trascorso il Capodanno ad Amsterdam. Gli piaceva ballare, stare sempre in compagnia. Si è spento un sole per tutti noi”.