PALERMO – La Polizia municipale di Palermo punta sulla tecnologia e, dopo aver acquistato tre droni, si prepara a formare i propri agenti all’uso dei nuovi strumenti che consentiranno di scovare le discariche abusive, di individuare case e abitazioni costruite senza permessi ma anche di raggiungere il luogo di un incidente nel giro di pochi minuti. Il comandate Gabriele Marchese, con una circolare, è in cerca di dieci caschi bianchi pronti a seguire un corso Anac e a conseguire quindi un brevetto per pilotare i droni: sarà possibile presentare la propria candidatura entro lunedì prossimo, anche se saranno soltanto in dieci a essere scelti.
Gli agenti con in tasca il brevetto continueranno a lavorare nei propri reparti e saranno chiamati di volta in volta a supporto dei vari servizi: seguiranno un corso diviso in una fase base e in una avanzata con ore di teoria e di pratica, imparando così a pilotare uno dei droni già acquistati e presentati a gennaio. Attualmente in via Dogali ce ne sono tre, costati circa 8 mila euro e dotati di telecamere e obiettivi ad alta definizione, ovviamente utilizzabili in campi aperti e senza particolari ostacoli. “La Polizia Municipale punta sull’innovazione – spiega Marchese – I droni potranno servire per accertare reati ambientali o, in alcuni casi, anche edilizi o per la rilevazione degli incidenti: a volte a causa del traffico gli agenti impiegano anche un’ora per arrivare, così si potrà avere una prima cognizione di quanto successo in pochi minuti. Avremo cartografie molto più precise e accelereremo i tempi di sgombero delle strade”.
Ma l’uso della tecnologia da parte dei caschi bianchi non si limiterà ai droni: in via Dogali arriveranno a breve le stampanti per i palmari e i nuovi telefonini che consentiranno di mandare in soffitta i vecchi taccuini per le multe.