CATANIA – E’ una missione difficile, ma che ha già dato i suoi primi preziosi frutti. L’ultimo, solo in ordine di tempo, è stata la terza edizione dei Monti Podisti: la corsa non competitiva organizzata dall’associazione Mani Tese di Monte Po’ e realizzata all’interno del quartiere domenica 17 aprile. Un vero successo che ha visto la partecipazione – oltre a quella dei tanti ragazzi della zona – anche di sei ragazzi africani ospiti dell’Ipab Santa Maria del Lume. Un’iniziativa di squadra resa possibile grazie all’impegno profuso dai volontari dell’associazione che ogni giorno lottano faticosamente perché siano sempre i valori della legalità e della giustizia a trionfare in un territorio in cui non è sempre facile che questo avvenga. Una straordinaria attività che parte dal basso, proprio lì dove spesso è necessario intervenire, senza mai venire a patti con le logiche devianti del potere e del compromesso, soprattutto quando queste portano dritto al degrado culturale.
I ragazzi di Mani Tese sono, infatti, ormai da tempo promotori di una vera e propria rivoluzione culturale nel quartiere Monte Po’, una sfida che ha già coinvolto decine di ragazzi, i “manitesini”, i quali per merito delle attività della onlus stanno imparando a riconoscere nel dialogo e nell’aggregazione sociale i veri strumenti attraverso cui costruire una comunità migliore per il bene di tutti. “Chi non vive nel quartiere non riesce a capire quanto sia difficile ogni giorno cercare di cambiare in positivo le cose e la vita di questo quartiere” – ci spiega Lorenzo Valastro, presidente e volontario della onlus. Ma l’attività dei ragazzi di Mani tese non è, infatti, sempre facile e spesso occorrono molto impegno e pazienza per cercare di creare equilibrio e armonia nel gruppo.
La gara podistica è compresa fra i progetti locali nati con il sostegno dei fondi ricavati dal Mercatino dell’Usato per la solidarietà allestito in piazza Mercato a Monte Po’ fino al 10 aprile scorso. Un evento divenuto ormai una tradizione, che ancora una volta ha preso vita grazie al lavoro e all’entusiasmo dei ragazzi del quartiere che hanno montato la tenda riempiendola di oggetti, libri, fumetti , giochi, mobili e antichità quasi tutti venduti. Un piccolo bazar che i ragazzi non hanno mai lasciato incustodito, facendo registrare un record con 47 presenze fra bambini e ragazzi. La tenda, infatti, per circa dieci giorni si era trasformata nel loro piccolo mondo, un ritrovo in cui hanno svolto numerose attività ricreative, fra cui giochi da tavolo e cine forum. Le donazioni hanno consentito di raccogliere circa 400 euro che serviranno per realizzare anche un altro evento attesissimo per i ragazzi: il grest estivo che avrà luogo a giugno.
“E’ stata davvero importante – continua Valastro – la partecipazione attiva dei ragazzi del quartiere, i quali dopo aver gestito la tenda in occasione del mercatino dell’usato, adesso hanno confezionato anche questo evento impegnandosi in tutte le fasi della realizzazione del progetto. Senza di loro non sarebbe stato possibile organizzare nulla”. Iniziative che hanno sete di riscatto, insomma, simili a quella del campetto di calcio divenuto simbolo della legalità del quartiere. “Ormai i nostri ragazzi sono sempre più indipendenti, questo per me è il traguardo più importante. Sempre più liberi di vivere e di costruire insieme (divertendoci) un quartiere migliore”- conclude Lorenzo Valastro.