CATANIA – “Non è il momento di fare polemiche” ma il Centro accoglienza richiedenti asilo di Mineo “é una polveriera contenente 3.000 persone anziché i 1.500 promessi che al minimo fastidio scaricano la loro rabbia nei confronti dei loro ‘guardiani'”.
Lo afferma il sindacato di polizia Siap dopo lo scontro tra ospiti del Cara e forze dell’ordine, che ha provocato una decina di feriti tra gli investigatori. Il Siap “denuncia l’inspiegabile ritiro di uomini e mezzi a garantire il minimo indispensabile, portando il contingente dei già insufficienti 50 operatori a 30 uomini, e il taglio drastico degli straordinari per l’emergenza Nord Africa, come se l’emergenza fosse finita”.
“E mentre gli sbarchi continuano – aggiunge il sindacato di polizia – il Cara si è trasformato in centro di accoglienza”. “E se l’agognato passpartout non arriva – ricostruisce il sindacato di polizia – fa scatenare le ire che sfociano in aggressioni gratuite, con violente proteste mirate a fare solo danno a poliziotti o finanzieri. Se poi a facilitare le cose – conclude il Siap – si ci mette pure il Dipartimento ritirando gli uomini e lasciando il fortino sguarnito la frittata è fatta”.