Dopo l’espulsione da Confindustria Palermo di Aedilia Venusta – l’azienda nell’organico della quale figura Francesco Sbeglia, ritenuto vicino ai Corleonesi, e che avrebbe affidato la direzione di un cantiere al padre Salvatore Sbeglia , già condannato per mafia – è fuga dal Gruppo Venti, la ditta che fa capo all’ex numero due di Confindustria Ettore Artioli: a lasciare la società che fu principale committente di Aedilia Venusta sono stati Barbara Cittadini, presidente dell’Aiop, e Alessandro Albanese, numero uno del Consorzio Asi. La storia incrociata di Aedilia Venusta e degli appalti ad essa affidati dal Gruppo Venti viene ripercorsa in un articolo che sarà pubblicato nel prossimo numero di “S”, in edicola da sabato 21 novembre.
Unastoria che fa emergere molti sospetti: sebbene all’inizio di agosto i vertici del Gruppo Venti abbiano dichiarato di aver interrotto i rapporti con l’azienda edile, alla fine dello stesso mese i carabinieri hanno sorpreso gli uomini di Aedilia Venusta ancora al lavoro in uno dei cantieri della società che fa capo ai big di Confindustria, l’ex albergo Vittoria al Pizzuto. Fino alla terza settimana di ottobre il cantiere ha continuato a lavorare a pieno regime: solo fra la fine del mese scorso e l’inizio di novembre gli operai hanno lasciato i lavori.