È stato uno dei firmatari dell’esposto che otto mesi fa ha fatto esplodere il caso-Lusi. Un caso che si estende sulla scia di accuse, repliche, polemiche e querele incombenti. Oggi Gaspare Nuccio, ex deputato della Margherita torna sulla vicenda, e affonda: “Che ipocrisia, da parte di Bianco e Rutelli”.
“Quando l’incontinenza verbale supera il livello della decenza – ha detto Nuccio – si dovrebbe avere il pudore di tacere e nascondersi per la vergogna. Non è questo il caso di Rutelli e Bianco che continuano a rilasciare dichiarazioni indignate su l’uso dei soldi della Margherita. Quanta ipocrisia in queste dichiarazioni. Se sono così puri perché hanno richiesto un parere pro veritate all’ex sottosegretario Andrea Zoppini indagato per frode fiscale per impedirmi di partecipare alla Assemblea Federale che decideva sull’uso e la destinazione di quei soldi?”.
“Adesso – ha aggiunto Nuccio – è tutto più chiaro: servivano per finanziare la loro attività. Giova ricordare che la Margherita non faceva più attività politica di partito. Sfugge a Bianco e Rutelli che queste cose dovevano farle con i loro soldi, non con quelli miei e dei cittadini che pagano le tasse. Per favore – ha proseguito – almeno risparmiateci il rito dell’indignazione. Io quando ho fatto il deputato i collaboratori li pagavo con i miei soldi e si usava una cosa per voi impensabile: i soldi al partito li davamo noi non viceversa (per vostra conoscenza nel 1992 davo 5 milioni di lire al mese alla Rete)”.
“Molti cittadini e componenti dell’assemblea federale della Margherita – ha aggiunto Nuccio rivolgendosi a Bianco e Rutelli – vi hanno chiesto di non continuare ad occuparvi delle vicende economiche dei Dl ma voi fregandovene bellamente continuate a farlo imperterriti. Nonostante le mille richieste, continuate a non convocare l’Assemblea federale del partito, unico organo legittimato a discutere e decidere cosa fare del finanziamento pubblico. È troppo – ha concluso – chiedervi di risparmiarci questo supplizio? Sarebbe dignitoso per voi e rispettoso per noi ma ho come l’impressione che è chiedervi troppo”.