Il Catania ha incontrato Lucarelli: si aspetta la scelta della Società

Il Catania ha incontrato Lucarelli: si aspetta solo la scelta della Società

Intanto Bresciano entra nel CdA e stasera c'è la Coppa
LA SCELTA DEL TECNICO
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CATANIA – Non è una corsa ad arrivare prima. Ma la posta in palio è così alta che, questa volta, non ci si può permettere di sbagliare il tiro. L’amministratore delegato Vincenzo Grella ed il nuovo dirigente rossoazzurro Mark Bresciano (entrato a far parte del CdA della Società) non se la stanno prendendo comoda. Proprio no. Sanno che non potrebbero contare su un’altra ed eventuale possibilità in caso di errore e, allora, la scelta sul dopo Tabbiani diventa anche un esercizio di riflessione. E pazienza.

Stasera c’è la Coppa

La piazza attende di conoscere il nome del nuovo allenatore. La squadra invece è chiamata già stasera a scendere in campo: al Massimino per la seconda volta in poco più di un mese il Picerno. Stavolta per la Coppa Italia. A guidare un tentativo di riscossa, c’è quel Michele Zeoli richiamato momentaneamente dalla Primavera. Lui che nella scorsa stagione era stato secondo di Ferraro.

Il ballottaggio

Sul fronte tecnico la scelta sembra fin da subito essersi ristretta a due: o Rolando Maran o Cristiano Lucarelli. E se lunedì sera il nome di Lucarelli pareva un passo dietro quello di Maran, dopo l’incontro di ieri in terra romana, la sensazione è che il ballottaggio si appresti a ribaltarsi.
Già, perché il terzo possibile matrimonio Lucarelli-Catania dipende ormai, solo ed esclusivamente, dalle due parti in causa. 
La durata del contratto (due stagioni) e le condizioni economiche (il tecnico livornese avrebbe accettato un taglio al suo normale ingaggio) sembrano essere del tutto appianate.
Manca da capire solo quanta volontà ci sia di annunciare l’accordo.

La scelta

L’impressione è che non si andrà oltre la giornata di oggi. Anzitutto perché c’è da preparare la trasferta di Cerignola ma sopratutto perché non sarebbe certo un bel segnale restare in queste condizioni. 
Del resto, questa non è una partita a poker. Non è un gioco a bluffare. Chi ha le armi migliori ha tutto il vantaggio di mostrarle: e l’ingaggio di un allenatore di grido, oggi sarebbe un gran messaggio anche per le avversarie. 


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