Il Consiglio alle prese con il far west dei gazebo - Live Sicilia

Il Consiglio alle prese con il far west dei gazebo

Comune di Palermo
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Il Consiglio comunale ha finalmente trovato un primo, provvisorio accordo sulla delibera dei gazebo la cui trattazione è cominciata ieri sera con l’approvazione del primo articolo. Il nuovo regolamento, che dovrebbe mettere ordine in un settore diventato un vero e proprio Far west, è stato esitato dalla giunta quasi due anni fa e ha già ottenuto il parere favorevole della commissione competente, ma giace da mesi sul tavolo di Sala delle Lapidi.

La seduta, che mercoledì era saltata per mancanza del numero legale, si è regolarmente aperta con la surroga del consigliere Angelo Ribaudo, recentemente scomparso (al suo posto subentra Alberto Mangano, che aderirà al gruppo Misto), salvo poi essere sospesa per quello che è ormai divenuto un rito per Sala delle Lapidi: le consultazioni informali con gruppi di lavoratori che bussano al portone di Palazzo delle Aquile per chiedere qualcosa. Una fila di questuanti che ieri ha visto perfino i commissari dell’Amia chiedere una soluzione urgente per l’azienda, pena il fallimento, destinando alla società i 6,2 milioni di euro che libererebbe la delibera di aumento a uno del coefficiente di copertura della Tarsu. Il problema è che non esiste alcun automatismo che porterebbe nelle casse dell’Amia quei soldi e va trovato un espediente tecnico per impedire al Ragioniere generale di usare le somme per evitare l’eventuale squilibrio di bilancio, dal momento che mancano all’appello i cinque milioni da restituire alla Protezione Civile per la seconda proroga a Gesip. Lunedì mattina alle 11 è stata fissata una riunione dei capigruppo aperta ai commissari e alla Ragioneria generale nella speranza di trovare una via d’uscita e contenere le perdite dell’azienda, che ammontano a 19 milioni.

Poi è stata la volta dei 70 lavoratori di Costruzioni industriali, società satellite di Amg in liquidazione, che chiedono di essere assorbiti dall’azienda madre per i problemi economici dell’azienda. Il consiglio comunale aveva decretato l’assorbimento di tutte le società satellite, il che comporterebbe però l’azzeramento dei vertici delle stesse: da qui le difficoltà di attuazione del provvedimento. Martedì a Palazzo Palagonia si terrà una riunione dei capigruppo con il Direttore generale per affrontare la vicenda. Infine sono arrivati anche i conducenti dei moto ape adibiti a taxi, che chiedono di essere regolarizzati.

Terminate le consultazioni, il Consiglio si è nuovamente riunito per la delibera sui gazebo su cui ha trovato un primo accordo bipartisan. Messe da parte le decine e decine di emendamenti presentati in questi mesi, i gruppi hanno deciso di approvare il primo articolo (il regolamento va discusso articolo per articolo) e poi rimandare alla prossima settimana, dando il tempo alla commissione di preparare emendamenti concordati da maggioranza e opposizione. La prossima sessione dovrebbe trattare anche la delibera del coefficiente Tarsu.

La vicenda dei gazebo pare essersi sbloccata dopo mesi, dal momento che l’eventuale approvazione finirebbe con lo scontentare qualcuno dei 500 proprietari dei gazebo abusivi, pericolo che una Sala delle Lapidi uscente, con le elezioni alle porte, teme particolarmente. “Il sindaco spinge per approvare la delibera – dice un consigliere – tanto lui è al secondo mandato e non si deve ricandidare”. La questione ha sollevato più di una polemica in passato fra l’Amministrazione comunale e l’Asp, che costringe a consumare cibi e bevande in strada solo dentro queste strutture, e fra gli stessi uffici comunali che non concordano su un’interpretazione del codice della strada.


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