Il cuoco-skipper parla: | "Il sindaco? Solo un amico" - Live Sicilia

Il cuoco-skipper parla: | “Il sindaco? Solo un amico”

Intervistato da "La Repubblica"
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Skipper, impiegato, cuoco, pescatore. Tutto, tranne che un disonesto. Così si difende Francesco Alioto, in un’intervista a Repubblica. Dopo la scoperta delle telecamere di Striscia. Dopo le reazioni di una città indignata. Dopo gli inviti al sindaco a farsi da parte.
Cuoco lo era davvero, con la passione per il mare e il pesce. Cuoco “amatoriale”, ovviamente, come svelato da un’intervista pubblicata tre anni fa da I Love Sicilia, e citata (si fa per dire…) dalla giornalista di Striscia la notizia.
Poi autista. Così entrò alla Gesip nel 2003. Quindi una carriera scandita da due promozioni. E dall’incontro col sindaco Diego Cammarata: “L’ho conosciuto – racconta – sei o sette anni fa. Ci siamo incontrati e ci siamo subito fatti simpatia. Lui sorride ed è gentile. Quando i suoi figli hanno acquistato la barca nuova, mi ha chiesto di aiutarli e io l’ho sempre fatto volentieri”.
Lo ha sempre fatto volentieri. Peccato che, secondo i cronisti di Striscia, questo sia avvenuto durante gli orari di lavoro. Ma Alioto smentisce, lui, dice, va alla barca solo quando è libero: “Il pomeriggio alle 3 – spiega – appena finisco di lavorare, il sabato e la domenica. Ho sempre lavorato – aggiunge – nel rispetto delle regole, quando ero libero mi dedicavo alla barca. Se il sindaco mi pagava? Diciamo che mi faceva un regalo. Sì, insomma, mi dava qualcosa”.
E qualcosa sembra che lo skipper ricevesse dal noleggio dell’imbarcazione. Anche questo sospetto, però, viene respinto con forza dal diretto interessato: “Non è mai successo. Al limite è capitato che il sindaco l’abbia prestata a qualche amico. Quando quei signori mi hanno chiesto se potevano affittare la barca per un giorno, ho detto di sì. Ma di mia iniziativa. Mi sono preso i soldi della caparra, 300 euro, e poi ho telefonato al sindaco per sapere se potevo andare avanti. E lui mi ha detto di no. Ha chiesto anche ai suoi figli, che sono i proprietari, e mi ha assicurato che nessuno era interessato a noleggiarla. Così ho restituito i 300 euro che mi erano stati versati. Quello che si vede nel servizio è solo un pezzo della conversazione. Io non volevo dire che, se si veniva fermati dalla Finanza, bisognava dire che si era amici del sindaco. Sono stati tagliati pezzi della conversazione”.
“Giuro di aver detto tutta la verità”. Insomma, un grosso, spiacevole, rumoroso equivoco.


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