PALERMO – Il duplice omicidio diventa un caso politico nazionale. Con le indagini che concentrano la loro attenzione su un immigrato ivoriano ospite del Cara di Mineo, da destra arrivano bordate sul governo. Matteo Salvini non si è fatto attendere. Scrive il leader leghista su Facebook: “La figlia della coppia uccisa a Catania: ‘È colpa anche dello Stato se i miei genitori sono stati uccisi, perché permette a questi migranti di venire qui da noi e di fare quello che vogliono’. Ha ragione, un abbraccio e una preghiera. Ma non è colpa “anche” dello Stato, è colpa SOLO dello Stato. Renzi, Alfano e Boldrini, siete PERICOLOSI”. e ANCORA: ”Quanto sangue ancora dovrà scorrere prima che quegli incompetenti di Renzi e Alfano intervengano? Il fottuto centro di Mineo deve essere chiuso subito e sigillato”.
“Sono mesi che io e Matteo Salvini, tra ispezioni e visite varie alla struttura, abbiamo tentato invano di richiamare l’attenzione sulla diffusa insicurezza che regna dentro e attorno al Cara di Mineo”. Lo sostiene Angelo Attaguile, responsabile nazionale di Noi con Salvini e segretario della Commissione Nazionale Antimafia, commentando quanto emerge dalle indagini sull’efferato omicidio dei due coniugi di Palagonia. “Le prove a carico dell’ivoriano – aggiunge Angelo Attaguile che sta seguendo passo passo la vicenda a stretto contatto con gli inquirenti – sarebbero schiaccianti, mentre adesso al vaglio degli investigatori c’è la posizione di altri extracomunitari, uno proveniente dal Mali, che potrebbero aver preso parte ad una o più fasi dell’agghiacciante duplice omicidio. Il procuratore di Caltagirone Giuseppe Verzera mi ha anche ribadito l’enorme sacrificio necessario per la gestione dell’ordine pubblico all’interno del Cara che porta inevitabilmente a togliere uomini dai territori limitrofi indebolendo la tutela dell’ordine pubblico”.
Secondo Attaguile “qualcuno volutamente continua a trascurare che anche in questa circostanza non ci troviamo di fronte a persone che fuggono da una guerra, ma a criminali provenienti da paesi come la Costa D’Avorio e il Mali, in cui non c’è alcun conflitto bellico in corso. Sono finti profughi che pensano di campare sulle spalle degli italiani e di poter fare qui da noi quello che vogliono vista la grande “tolleranza” dello Stato italiano nei loro confronti. E possiamo anche comprendere il perché di tanta “tolleranza” nei loro confronti considerato il losco giro d’affari che da tempo è acclarato esserci attorno al traffico di migranti”.
Il deputato della Lega e segretario nazionale di ‘Noi con Salvini’ si sofferma anche sugli ospiti del Cara di Mineo sottolineando come la maggior parte di essi non siano profughi di guerra ma semplicemente dei clandestini che andrebbero immediatamente rispediti al loro paese d’origine: “Lo scorso 11 agosto mi sono recato per l’ennesima volta al Cara di Mineo per monitorare una situazione che sapevo essere potenzialmente rischiosa. Ebbene su 3.168 ospiti del Cara solo tre sono eritrei e zero siriani, mentre il 99,9% proviene da paesi che non sono in guerra: 685 Nigeria, 510 Gambia, 402 Mali, 320 Senegal, 301 Pakistan, 289 Bangladesh, 197 Ghana, 110 Costa D’avorio. Dai due paesi in guerra solo tre eritrei e zero siriani –rincara Attaguile- e i dirigenti del centro mi hanno spiegato che chi fugge veramente da una guerra va a farsi riconoscere lo status di rifugiato direttamente nel Nord Europa, qui rimane solo chi spera in qualcosa a cui non ha diritto sfruttando ‘ l’elasticità ‘ italiana”.
Attaguile insiste sulle dimissioni del ministro Alfano. “La Lega e Noi con Salvini hanno più volte chiesto le dimissioni del ministro dell’Interno Angelino Alfano non solo per l’illegalità emersa nella gestione dell’appalto da cento milioni di euro ma anche e soprattutto per l’incapacità di garantire l’ordine pubblico sia sotto l’aspetto dell’incolumità fisica degli italiani, e i fatti di Palagonia purtroppo rappresentano l’ennesima riprova di ciò, che per quanto concerne i rischi di natura sanitaria spesso irresponsabilmente messi in secondo piano”.
Dimissioni che lo stesso Salvini torna a invocare su Facebook: “L’incapace Alfano non vuole cambiare il Trattato di Schengen e, fra un morto e l’altro, riesce solo ad attaccare il “movimento razzista e xenofobo di Salvini”. Dimettiti, sei peggio di una calamità naturale!”.
Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, commenta i fatti di Palagonia: “Rinnovo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia Solano. Renzi abbia la decenza di rispondere a Rosita Solano: raggiunga Palagonia e spieghi perchè il signor Vincenzo e la signora Mercedes sono stati selvaggiamente uccisi nella loro casa. Il governo Renzi-Alfano spieghi alla famiglia Solano e a tutti gli italiani perché il centro di accoglienza più grande d’Europa non è sorvegliato a dovere, perché profughi e immigrati non sono monitorati, perché il centro non è stato chiuso dopo gli scandali emersi, nonostante le nostre continue richieste e sollecitazioni.Lasciamo gli inquirenti fare piena luce su questo barbaro omicidio, ma se fosse confermata la colpevolezza di un profugo ospitato e mantenuto nel Cara di Mineo – conclude Meloni -, lo Stato sarebbe il responsabile morale di quanto accaduto”.
“L’efferato crimine avvenuto nelle scorse ore a Palagonia nel catanese evidenzia un accresciuto rischio per le nostre popolazioni, soprattutto a causa di una migrazione senza fine, gestita dallo Stato irresponsabilmente e con grave approssimazione, e da tempo non più controllabile sul territorio. Comprendo e condivido le parole della figlia dei coniugi Solano, alla quale porgo la piena vicinanza di Forza Italia Sicilia e assicuro l’impegno del nostro movimento a contrastare e a fermare scelte politiche nefaste, che stanno ferendo drammaticamente la nostra terra”, dichiara il senatore Vincenzo Gibiino, coordinatore di Forza Italia in Sicilia.