PALERMO – Quando ti aspetti che arrivi da sinistra, rivolto verso la sua destinazione, il feretro si presenta da destra. E in fondo, mentre il carro funebre che accompagnerà Francesco Foresta nel suo ultimo viaggio si ferma davanti alla redazione, capisci che è giusto così, perché la cifra del direttore di “LiveSicilia”, “I love Sicilia” e “S” è sempre stata fare le cose al contrario, nel modo meno prevedibile: era mancino, era daltonico, e quindi non si accontentava delle vie ordinarie, sapendo che quando hai capito come si fa qualcosa è già diventata banale. E’ a quel punto che devi ricominciare da capo e farla in un’altra maniera.
Ci sono tutti, in via Rosolino Pilo 11. C’è la redazione del sito e delle riviste, ci sono gli editori, ci sono i collaboratori e i corrispondenti vicini e lontani, alla fine fa persino capolino l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri. Arriva il feretro, per un ultimo saluto prima dei funerali a Villa Filippina, ed è silenzio, rotto soltanto dall’applauso di chi l’ha accompagnato nella sua ultima, folle avventura. Resta solo pochi minuti, un po’ come faceva lui: un ultimo abbraccio, le ultime direttive e poi via, c’è un’altra storia da raccontare. Un’altra storia da scrivere nel modo meno prevedibile.
Prima dei funerali a Villa Filippina, il carro funebre di Francesco Foresta si è fermato davanti alla palazzina che ospita "LiveSicilia", "I love Sicilia" e "S".
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