PALERMO – Dov’è finito Andrea Belotti? Il calcio italiano, ma ancor prima il Palermo, attendono una risposta immediata. Perché il giovane centravanti, patrimonio non solo del club di viale del Fante ma dell’intero movimento calcistico azzurro, ha preso una pausa preoccupante. Nel nome dell’equilibrio si è trasformato nel sacrificato di lusso nello scacchiere tattico di Iachini, mentre nella nazionale Under 21, dove finora è andato a segno praticamente sempre, non ha avuto modo di interrompere un’astinenza da reti che in pochi si sarebbero aspettati da uno che sembra avere ancora le stigmate del predestinato.
Una semplice pausa, forse. D’altronde, a quest’età, non si può certo pretendere una continuità di prestazioni. Ci sta che Belotti stia facendo fatica ad imporsi in un calcio che solo un anno e mezzo fa era del tutto impensabile per lui, giovane speranza di un Albinoleffe caduto in disgrazia dopo il terremoto del calcioscommesse. Dopo un campionato di serie B come quello della passata stagione, inoltre, le aspettative si sono rese fin troppo elevate. A Paulo Dybala, suo coetaneo, aver giocato qualche scampolo di serie A in più rispetto a lui sta risultando fondamentale nel percorso di crescita. Nulla di strano se ad oggi Belotti parte dietro all’argentino nelle gerarchie di Iachini.
E dire che sembrava potesse essere il suo anno. Iachini, dopo poche partite di campionato, ha deciso di gettarlo nella mischia da titolare, vedendosi ricambiato con una doppietta a Napoli per un pirotecnico 3-3 finale. Eh sì, peccato che da lì in poi Belotti sia praticamente sparito dai tabellini prima e dall’elenco dei titolari poi. Perché, come già detto, al momento di sacrificare una punta per riequilibrare la squadra, Iachini ha preferito fare a meno del bergamasco. Scelta che inizialmente ha fatto storcere il naso a qualcuno, ma che alla fine ha pagato i giusti dividendi. E per Belotti sono arrivate soltanto occasioni da subentrato, mai sfruttate pienamente.
La pausa per le nazionali, finora, è sempre stata l’occasione per vedere Belotti “rispondere” a Iachini. Il gol con la maglia degli azzurrini era ormai diventata una costante, ma anche a Matera contro la Danimarca è mancata la sua firma. Alle sue spalle scalpita un giovane Bonazzoli, bambino prodigio dell’Inter e più giovane giocatore ad esordire con l’Unger 21, entrato proprio al suo posto. Scivolato nelle gerarchie del Palermo, Belotti rischia di fare un passo indietro anche in nazionale. Gli attestati di stima di Iachini dovranno trasformarsi in fatti, per far sì che una delle più grandi promesse del calcio italiano possa uscire da questa crisi.