MESSINA – “Siamo certi che Viviana sia stata uccisa e poi sia stata
messa in atto una messinscena per nascondere l’omicidio”. A dirlo stamani il criminologo Carmelo Lavorino, consulente dei legali di Daniele Mondello, padre di Gioele e marito di Viviana, trovati morti a Caronia lo scorso agosto. Stamani Lavorino insieme ad altri consulenti della famiglia il medico legale Antonio Della Valle, le anatomopatologhe Angelica Zenato e Nicolina Palomone, e l’esperto in sicurezza Tony Carbone hanno fatto un sopralluogo dove sono stati ritrovati i corpi della donna e del bimbo.
“Certezze – spiega Lavorino – che ci sono state confermate dopo l’esame esterno del corpo di Viviana e dei resti del piccolo. Il corpo della donna aveva la frattura di 2 vertebre della colonna vertebrale e della testa del femore. La morte si deve attribuire a lesioni da precipitazione, presumibilmente ad una caduta, ma non dal traliccio”.
“C’è stato un depistaggio – aggiunge Lavorino – e questa certezza ci viene dal fatto che non ci sono prove o impronte di Viviana sul traliccio, il corpo è posizionato non in modo conforme con una caduta dall’alto e inoltre ad una distanza inusuale. Inoltre, per come è stato realizzato il traliccio, e visto che era incandescente ad agosto, sarebbe stato impossibile per chiunque arrampicarsi sopra. Infine, il luogo era raggiungibile in auto e non a piedi per la presenza di rovi e per la mancanza di sentieri agibili, dunque è probabile che qualcuno abbia ucciso prima la donna e poi l’abbia portata qui per simulare il suicidio. Aspetteremo comunque il deposito delle ultime consulenze dei periti della Procura poi faremo le nostre controdeduzioni, siamo certi, per noi Viviana è stata ammazzata, e qualcuno poi ha cercato di mettere gli inquirenti su una strada sbagliata trascinando il corpo sotto il traliccio”.