CALTAGIRONE – Sarebbe ormai una questione di giorni o al massimo di qualche settimana e la famiglia Floridia conoscerà la data dell’udienza per valutare il rinvio a giudizio da parte del Gip dell’unico iscritto nel registro degli indagati per la scomparsa nel 1992 della giovane Simona Floridia da Caltagirone. Un mistero lungo più di due decadi, che potrebbe, ed è questo che si augura la famiglia e l’opinione pubblica, volgere finalmente ad un punto di svolta. Di questa giovane ragazza si perdono le tracce una sera senza che nessuno, amici inclusi riescano a dare alcuna valida informazione.
Le indagini forse depistate volutamente da numerosi attori della vicenda furono indirizzate verso numerosi filoni alcuni dei quali improbabili e irrealistici come l’allontanamento volontario. Dopo la riapertura dell’indagini, fortemente voluta dalla famiglia e ottenuta dal criminologo Giuseppe Fiorito l’amara scoperta che fra le intercettazioni trascritte di quegli anni qualcuno avrebbe confessato l’omicidio.
La Procura della Repubblica di Caltagirone, i carabinieri di Caltagirone e Catania hanno voluto, alla luce di questi nuovi e clamorosi fatti, accelerare le indagini potenziandole con uomini e mezzi circostanze che hanno portato oggi alla richiesta di rinvio a giudizio di Andrea Bellia, il giovane che avrebbe visto per l’ultima volta Simona e che con lei avrebbe trascorso forse le sue ultime ore di vita.
I riflettori della stampa intanto si sono riaccesi su questa vicenda lunga 25 anni e stasera anche Chi l’ha Visto? stasera tornerà a parlare del caso Floridia.
Vano sino ad oggi il tentativo di metterci in contatto con l’avvocato di Andrea Bellia unico iscritto nel registro degli indagati. Intanto a Caltagirone aumenta l’interesse sul caso e in molti anche tramite i social hanno lanciato degli appelli affinché chi sappia o ricordi qualcosa parli aiutando la famiglia a conoscere finalmente la verità