Omicidio di mafia a Siracusa. Ieri sera il corpo di Alex Giarratana, 28 anni, già condannato per droga ed estorsione, è stato crivellato da dodici colpi di pistola davanti la porta di casa. Secondo gli investigatori dalle modalità dell’esecuzione non v’è dubbio che si tratti di una ‘punizione’ impartita a uno che si stava “allargando”.
L’ultimo aperitivo di Giarratana è stato ieri sera, con gli amici e la sua convivente, alle otto e mezza in un bar di Siracusa. Poi, col suo scooter, ha raggiunto la sua casa di villegiatura, a Isola, una località balneare a 12 chilometri dal capoluogo ibleo. Mentre è sceso dal motore per aprire il cancello ha visto i killer, su una moto di grossa cilindrata, col volto coperto da un casco integrale. Non c’è stato tempo. Secondo la scientifica, giunta sul posto, sono 12 i colpi di pistola arrivati sul corpo di Giarratana. A scoprire la scena agghiacciante la stessa convivente dell’uomo, arrivata a casa poco dopo Giarratana, che ha chiamato la polizia.
Gli inquirenti non escludono che il pregiudicato sia stato seguito dai killer dall’uscita del bar fino a casa e collocano il delitto nella lotta di potere all’interno del clan mafioso Bottaro Attanasio, il più importante nel territorio. Il giovane negli ultimi tempi avrebbe, infatti, allargato i suoi spazi. Per la polizia di Siracusa interrogatori tutta la notte a parenti e amici della vittima.