"Impossibile restare al governo | Adesso è un comitato elettorale" - Live Sicilia

“Impossibile restare al governo | Adesso è un comitato elettorale”

Quindici giorni fa rischiava di essere sfiduciato dal suo partito. Oggi la sua relazione è stata votata quasi all'unanimità. Una relazione che ha sancito la decisione di avanzare la mozione di sfiducia a Lombardo. Giuseppe Lupo (nella foto) adesso indica anche la strada al partito: elezioni prima possibile e alleanza con centrosinistra più l'Udc.

Il segretario del Pd Giuseppe Lupo
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Quindici giorni fa rischiava di essere sfiduciato dal suo partito. Oggi la sua relazione è stata votata quasi all’unanimità. Una relazione che ha sancito la decisione di avanzare la mozione di sfiducia a Lombardo. Il “casus belli”, quello riguardante il legame col governatore, che aveva messo in discussione il suo ruolo di segretario del Pd. Giuseppe Lupo adesso indica anche la strada al partito: elezioni prima possibile e alleanza con centrosinistra più l’Udc.

L’incognita, però, è rappresentata dai tempi. Quando pensate di votare questa mozione?
“Noi la presenteremo, e speriamo che ottenga degli effetti concreti in tempi brevi. Certamente, la mozione deve prima essere preparata, poi faremo un giro di consultazioni con i gruppi parlamentari per capire chi è disposto a votarla. Noi speriamo che tutto si possa concretizzare anche nelle prossime settimane. Ma la decisione deifinitiva su quando calendarizzare la discussione spetta al presidente dell’Ars”.

Ma è pensabile che si possa votare prima del 28 ottobre? Qualcuno non vede di buon occhio la campagna elettorale estiva…
“Io non credo sia un problema serio, di fronte alle tante emergenze della Sicilia. Certo, bisognerà conciliare l’esigenza di fare più presto possibile, con quella di consentire al maggior numero di siciliani di esercitare il proprio diritto di voto”.

Fino a poche settimane fa eravate al governo con Lombardo. Cos’è cambiato negli ultimi tempi?
“La prima parte dell’esperienza nella maggioranza che ha sostenuto il governo Lombardo è stata positiva, e a contribuito anche a destrutturare il centrodestra”.

Poi che è successo?
“Negli ultimi tempi il governo s’è dimostrato inefficiente. Non dimentichiamo che il primo marzo scorso sono scese in piazza le forze sociali, i sindacati, gli imprenditori per protestare contro l’immobilismo dell’esecutivo. Quella protesta rappresenta uno dei motivi alla base di questa mozione. Noi dobbiamo partire da lì”.

Era marzo. Sono passati tre mesi…
“Oggi la situazione è diventata insostenibile, anche perché la gestione attuale della giunta Lombardo è simile a quella di un comitato elettorale. Si va avanti di nomina in nomina. Senza alcun rispetto per le istituzioni”.

Insomma, alla fine è stato Lombardo a convincervi ad abbandonare Lombardo…
“Oggi è stata fatta una scelta di chiarezza. E credo che ci siano tutte le condizioni per approvare la mozione, così come il ddl blocca nomine: siamo pronti a votare il testo presentato dall’Udc”.

I centristi aspettavano un vostro segnale…
“L’Udc per noi è un partito importante, come è stato sottolineato anche alla direzione nazionale del Pd dal nostro segretario Bersani”

Con l’Mpa insomma, la storia è finita?
“L’Mpa non riesca nemmeno a stare unito per conto suo. Ormai si assiste a una fuga continua da quel partito”.

Siete pronti a “raccogliere” qualche autonomista pentito?
“Penso che ci siano, tra gli esponenti dell’Mpa, personalità che hanno una storia di centrosinistra, compatibile alla nostra. Penso ad esempio a Carmelo Lo Monte. Ma ogni scelta verrà eventualmente presa insieme agli alleati”.

Eppure Lombardo dice che saranno gli altri partiti a bussare alla porta del Nuovo Polo…
“Io penso solo che nessuno busserà, visto che per uscire, come sta succedendo, non c’è bisogno di bussare”.

Un importante esponente del Pd come Rosario Crocetta ha già lanciato la propria candidatura. Siete pronti a sostenerlo?
“Crocetta è senza dubbio un autorevole rappresentante del Pd e anche oggi ha fornito un contributo positivo. Sarà il nostro candidato? Al momento atteniamoci a quanto deciso oggi. Le priorità sono altre, non è il momento di parlare di candidature. Prima c’è da costruire un programma e per questo, prima dell’estate, lavoreremo a una grande conferenza che accoglierà tutti i suggerimenti per una strategia che rilanci il partito e la Sicilia”.


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