Il governo siriano respinge ogni attribuzione di essere dietro la strage di Hula, costata la vita a 92 civili, dei quali 32 bambini, e annuncia una commissione di inchiesta per fare luce su quello che definisce ‘un massacro terrorista’. Da parte loro, i ribelli dell’ Esercito siriano libero, citati dalla Cnn, annunciano rappresaglie contro i militari fedeli al presidente Assad perché, dicono, non è più possibile rispettare il piano di Pace di Annan, usato dal regime per i massacri contro la popolazione disarmata.
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