Salvatore Crisafulli, l’anti-Welby siciliano, immobile nel suo letto dal 2003 a causa di un incidente ha realizzato il suo sogno: un’associazione per tutti coloro che lui si sono risvegliati dal coma e vivono in stato vegetativo permanente. Si chiamerà “SICILIA RISVEGLI ONLUS” e sarà tenuta a battesimo il prossimo 18 novembre a Catania presso il centro le “Ciminiere”. Alle 18 si aprirà la conferenza stampa in collegamento con la Florida, dove risiede la famiglia di Terrry Schiavo, la donna statunitense morta dopo il distacco dell’alimentazione artificiale. “Io ci sono” è lo slogan scelto dall’associazione, quasi un grido che si alza da quel letto di immobilità, raffigurato nel logo.
In Italia sono 3500 le persone che vivono prigioniere del loro corpo, locked in li definisce la medicina. Pur immobili e scambiati spesso per vegetali questi uomini e queste donne continuano a sentire, a comunicare anche senza la voce. “Vorremmo non lasciare più sola nessuna di queste persone, che per poter vivere necessitano ogni giorno di assistenza e di operatori sanitari specializzati, dichiara Pietro Crisafulli, presidente dell’associazione e fratello di Salvatore. “Vorremmo sensibilizzare il governo nazionale e regionale perchè non si ripeta più un caso Eluana e le famiglie non si sentano abbandonate a se stesse”. Tre i progetti che la nuova associazione, di cui Salvatore sarà presidente onorario, lancerà per il centro e sud Italia: : la costruzione di un centro risvegli, la creazione di una moderna assistenza domiciliare e la sensibilizzazione dei ricercatori su nuove tecniche di cura.
Maddalena Maltese
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