PALERMO – Sette anni fa la sua vita cambiò radicalmente con la diagnosi di un tumore al timo e della miastenia gravis. Oggi Vincenzo Canto, un tecnico petrolifero di 38 anni originario di Ragusa, ha coronato un sogno, laureandosi con la lode. La sua storia di resilienza e rinascita è diventata un caso clinico destinato allo studio della comunità scientifica.
Nella sua tesi, intitolata “Ruolo dell’esercizio fisico nella gestione della miastenia gravis: studio sulla forma fisica e sulla composizione corporea”, Vincenzo parla di sé in terza persona, analizzando come l’attività fisica abbia giocato un ruolo cruciale nella gestione della sua malattia autoimmune.
Un percorso sperimentale tra Roma e Pisa
Per la sua tesi, Vincenzo Canto si è sottoposto a test sperimentali proposti sia al Policlinico Gemelli di Roma, dove continua i follow-up radioterapici, sia all’ospedale Cisanello di Pisa, dove è seguito da neurologi. Lo sport e una sana alimentazione sono diventati i suoi fedeli alleati, compagni di vita al pari della miastenia.
Paradossalmente, Vincenzo riconosce come la malattia, un “ospite inatteso e indesiderato”, gli abbia in realtà salvato la vita. Senza i sintomi della miastenia, non avrebbe mai effettuato la TAC che ha permesso di scoprire precocemente il timoma.
Nella sua esperienza, lo sport si è rivelato fondamentale per uscire dal tunnel della demotivazione spesso associato a malattie croniche e a terapie cortisoniche a lungo termine, con i loro effetti collaterali.