PALERMO – “Pur avendo la possibilità di esprimere un nostro candidato in Sicilia abbiamo messo da parte le ambizioni personali per condividere con Leoluca Orlando un esperienza civica che ha permesso di vincere a Palermo e che può vincere anche in Sicilia. Noi ci crediamo e siamo convinti che se il ‘modello Palermo’ funzionerà alle regionali, e io ci credo, potrà essere ripetuto anche per le politiche”. Lo dice all’Ansa il sottosegretario Davide Faraone (Pd). Il sottosegretario sottolinea che sul ‘modello Palermo’ “c’è una grande assonanza con Campo progressista di Pisapia”. “Ricordo che di modello civico parlammo con Leoluca Orlando in una riunione al ministero con Delrio e Guerini – aggiunge – condividendo l’idea di poterlo replicare a livello regionale e poi anche a livello nazionale. Il Pd ha fatto questa scelta di centrosinistra”.
Rivolgendosi a Mdp e Si, a proposito della coalizione di centrosinistra, Faraone prosegue: “Siamo lo stesso gruppo dirigente che ha fatto diventare il ‘modello Palermo’ un caso nazionale, chi dice ora no si assume la responsabilità di rafforzare il centrodestra e i 5 stelle”. “Ci avevano chiesto una coalizione di centrosinistra e un candidato civico e noi abbiamo accolto la proposta – afferma il sottosegretario – E Renzi che veniva accusato di isolazionismo ha avuto un ruolo decisivo in questa scelta. Se la sinistra ora decide di abbandonare è una sua scelta”.
“Il Pd accompagnerà assolutamente il percorso civico intrapreso con Leoluca Orlando, con i passaggi negli organismi di partito. La volontà del Pd è quella di mettere da parte se stesso per questa esperienza civica che è di centrosinistra. Il nostro auspicio è che Mdp e Sinistra italiana ne facciano parte anche perché avevano condiviso con Orlando la proposta Micari che poi è stata fatta anche a noi”, aggiunge Faraone, per il quale “sarebbe incomprensibile se Mdp e Si abbandonassero il progetto mettendo in campo questioni nazionali che non c’entrano niente”.
D’accordo con il sottosegretario Faraone anche il vicesegretario del Pd Maurizio Martina: “In Sicilia il Partito Democratico si mette a disposizione di un progetto civico di centrosinistra capace di allargare le forze e di vincere contro destra e Cinquestelle, com’è accaduto a Palermo alle elezioni comunali. Non capisco davvero la posizione tenuta fino a qui da Mdp, spero ascoltino il sindaco Orlando, pensino alla Sicilia e non ad altro. Sarebbe un grave errore dividere il centrosinistra, troppe volte questo atteggiamento ha già fatto male”.
“Quella di Mdp in Sicilia è una scelta incomprensibile, prima di tutto perché hanno partecipato alla coalizione che ha conquistato Palermo della quale faceva parte anche Area Popolare e non sono stati così schizzinosi come dimostrano di essere ora”. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, oggi a Pisa a margine di un dibattito alla festa cittadina de L’Unità. “Inoltre – ha aggiunto Orlando – ricordo che nel 1996 il centrosinistra riuscì a battere Berlusconi allargando la sua coalizione anche a esponenti dell’area moderata come accadde con la Lista Dini. Credo che anche riuscire a disaggregare il blocco avversario sulla condivisione di programmi alternativi sia un successo politico importante e da tenere in considerazione”.
“Vi rivolgiamo quest’appello nella speranza che ci possano ancora essere le condizioni per evitare di consegnare la nostra terra alla destra populista o peggio ancora all’approssimazione a 5 Stelle”. Comincia così una lettera dei nove segretari provinciali del Pd alle “forze della sinistra”. In queste settimane – si legge nel documento – lo scontro ha travalicato ogni argine e rischia di provocare rotture dannose nei rapporti tra le diverse formazioni politiche del centrosinistra, ed è per questo che riteniamo indispensabile fare prevalere le ragioni della responsabilità e dell’unità. Non si costruisce il cambiamento in Sicilia senza la sinistra o contro la sinistra, contro i moderati o senza i moderati, senza il Pd o contro il Pd. Serve un approccio ideale e non ideologico: pensiamo che in un momento così difficile e complesso sia necessario ritrovare quell’unità aperta e larga del centrosinistra che può ridare fiducia ai siciliani”. “L’obiettivo comune alle forze progressiste e moderate non può che avere la prospettiva del superamento delle attuali divisioni, dei distinguo. Gli smarcamenti di prossimità, servono soltanto a consegnare la Sicilia al centrodestra che tanti disastri ha compiuto. O peggio alla pericolosissima incompetenza delle forze populiste. Scriviamo assieme un patto di governo per la Sicilia, confrontiamoci sulle cose da fare, e non sulle alchimie da campagna elettorale, che solo gli addetti ai lavori capirebbero”.