Il parroco distribuisce un profumo| "Contro la puzza della politica" - Live Sicilia

Il parroco distribuisce un profumo| “Contro la puzza della politica”

Il profumo offerto ai fedeli da don Fausciana

Una provocazione bella e buona quella di don Fausciana a Gela che lancia un chiaro messaggio: "Viviamo una civiltà maleodorante in cui la politica puzza di discorsi chiusi alla logica".

GELA (CALTANISSETTA) – È il profumo di cui parla San Paolo Apostolo nella seconda lettera ai Corinzi quando scrive: “Siano rese grazie a Dio, il quale ci fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro il profumo della sua conoscenza nel mondo intero”, quello di cui non sente odore don Giuseppe Fausciana, vice parroco a San Giovanni Evangelista a Macchitella, a Gela.

Dunque, il prete sente puzza in chiesa. E dice proprio così, senza mezze parole. Ecco perché questa mattina al termine della santa messa ha distribuito ai fedeli oltre quattrocento bottigliette contenenti profumo. Una provocazione bella e buona quella di don Fausciana che vuole così lanciare un messaggio chiaro: “Viviamo una civiltà maleodorante che si adegua all’andamento generale attuale. Che frequenta cioè in massa le celebrazioni eucaristiche, aderisce ai momenti di preghiera! si giustifica davanti a Dio, ma poi nella società è compromessa, non sa scegliere, non ha peso, né pensiero”.

Don Giuseppe, si spieghi meglio. Questa sua provocazione ha a che fare con la politica? “Anche. La nostra politica puzza di discorsi chiusi alla logica della spartizione del potere e delle poltrone. Mai vicina alla reali esigenze e questioni che riguardano la gente, il popolo, compresa la sua educazione nel volere trasmettere gli alti valori della politica come servizio alla comunità. Piuttosto distratta ed occupata ad organizzare feste e festini vari e a spartirsi posti di comando e di potere”.

Provocatoriamente spruzzando un po’ di profumo, secondo lei, sensibilizziamo la comunità. Ma in realtà, quale potrebbe essere la vera ricetta da cui ripartire? “La cultura. È necessario ripartire da un progetto culturale per arrivare ad ottenere successo e progresso in campo sia politico sia imprenditoriale considerato che sta divagando una immoralità dilagante, in pubblico ed in privato. Tutti rubano, tutti fanno evasione del fisco, non si pagano le tasse! C’è una degenerazione morale di cui il popolo deve prendere coscienza. Tanti cattolici riempiono le chiese a Gela, in modo particolare. Ma è necessario comprendere che Cristo non sia solo un idolo che ci stimoli a momenti di auto-appagamento, piuttosto ci spinga ad essere gente capace di compiere responsabilmente i propri doveri”.

Come ha pensato a questa singolare iniziativa? “Da una analisi della società attuale di cui ho avuto modo di parlarne con i giovani della parrocchia durante gli incontri settimanali nell’ambito delle attività. Ci rendiamo conto che è arrivato il momento di lasciarci i vecchi odori alle spalle, di profumare, perché si costruisca un percorso che renda l’aria più respirabile, una società umana pulita. Questa mattina ho voluto che il messaggio arrivasse chiaro e forte oltreché alle famiglie, anche al bambini che affollano con gioia numerosi l’Eucarestia, distribuendo loro 400 bottigliette di profumo. Un gesto simbolico perché oggi si ha come l’impressione che Gesù sia stato rinchiuso all’interno della chiesa e che bussi perché voglia andare via, uscire, evitare un’aria viziata. La chiesa deve uscire fuori, diffondere il cristianesimo, rinnovarsi, agire e creare possibilità di cultura e formazione, nelle famiglie e nelle università. Quest’ultime ridotte a laureifici di bassa qualità dove non si forma né si informa”.

Una provocazione che cade nel giorno delle primarie del Pd. Voluta o pura coincidenza? ” Una buona, felice coincidenza – risponde sornione. Noi siamo sempre per il nuovo, o meglio per il rinnovamento. Che si riproponga sempre il vecchio è roba stantia”. Don Giuseppe Fausciana, lo ricordiamo, non è nuovo a questo genere di provocazioni. Qualche anno fa realizzò a Natale un presepe – plastico del quartiere, all’interno della Parrocchia. Gesù Bambino, infatti, non nasceva in una grotta al freddo e al gelo ma sul tetto di una palestra, tra strade trafficate da auto e strutture fatiscenti. Un modo per rivendicare l’affidamento di una struttura fatiscente, oggi sede del PalaAccademy, una struttura polifunzionale, importante punto di riferimento per la città dove si tengono numerosi laboratori artistico – culturali.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI