Il Pd punta al voto disgiunto | della società civile - Live Sicilia

Il Pd punta al voto disgiunto | della società civile

Giuseppe Lupo

Incontro fra i vertici del Partito democratico e il movimento Futuro domani, che spinge per il voto disgiunto che può favorire i Democratici al Senato. Lupo: "Confrontiamoci". D'Antoni: “Bisogna pensare alla governabilità”.

Verso le Politiche
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PALERMO – Prosegue il dialogo del Partito democratico con la società civile per intercettare il voto disgiunto in vista delle prossime elezioni politiche. Un incontro presso la sede regionale del Pd in via Bentivegna, a Palermo, ha visto la partecipazione del segretario regionale Giuseppe Lupo e del deputato Sergio D’Antoni, oltre a quella dell’ideatore del movimento Futuro domani Carmelo Raffa. “Portiamo avanti un messaggio alla società civile – dice Raffa – quello di votare Rivoluzione civile alla Camera e Partito democratico al Senato. Vogliamo contrastare i disegni portati avanti dal governo Monti, con l’augurio che il movimento di Ingroia abbia comunque una rappresentanza in Parlamento”.

Il movimento ha presentato anche un fac-simile che invita i simpatizzanti a votare per Rivoluzione civile alla Camera e per il Pd al Senato. In queste ore Futuro domani si sta strutturando sul territorio, oltre che sul web. Ci sono già dei responsabili provinciali: Giovanni Di Gennaro a Ragusa, Carlo Rometta a Siracusa, Massimo Pellegrino a Messina, Luigi Culmone a Trapani e Mario Sangilles a Catania. La maggior parte proviene dall’area dell’Italia dei valori. Proprio Sangilles è stato candidato alle ultime elezioni regionali nel collegio di Catania con l’Idv. Accoglie a braccia aperte l’iniziativa il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo. “Condividiamo la costituzione di questo movimento, in particolare il fatto che ci sostenga al Senato. E’ importante, perché in Sicilia si gioca una partita a due. Basta un voto in più per far scattare il premio di maggioranza che porta all’elezione di quattordici senatori. Le altre coalizioni invece prenderanno non più cinque senatori”. Le prove di dialogo non sono solo con l’area Ingroia, ma anche con i grillini ed i montiani. “Parliamo con tutti i cittadini – precisa Lupo – e con tutti gli elettori. Non facciamo un ragionamento sul voto utile, ma sul fatto che solo il centrosinistra può battere Berlusconi. E al Senato basta un voto che può essere decisivo per tutta l’Italia”.

I principali interlocutori sono però proprio gli elettori alla sinistra del Pd. “Sarebbe paradossale – prosegue Lupo – che la coalizione di Ingroia, pur facendo dell’antiberlusconismo uno dei propri elementi costitutivi, aiuti a vincere in via indiretta proprio il centrodestra”. Sulla stessa lunghezza d’onda Sergio D’Antoni: “L’auspicio è che la maturazione dell’elettorato porti a comprendere come la vera partita sia fra Pd e Pdl. La dispersione di voti può provocare effetti devastanti. Dalla Sicilia invece dobbiamo dare un segnale importante e fondamentale per la governabilità”.

Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare nuove chiamate alle armi da parte di elettori centristi a favore del voto disgiunto. Si parla di un manifesto firmato da intellettuali, professionisti ed altre personalità della società civile. E mercoledì il tandem Bersani-Renzi sarà a Palermo. Per la prima volta i due saranno in piazza assieme al Sud, dopo le tappe di Firenze e Torino.


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