“E’ un omicidio da attribuire ai corleonesi. Si vociferava in Cosa nostra che Bosio non era a disposizione dell’organizzazione. Parlandone con Gaetano Badalamenti, mi disse che i corleonesi stavano facendo danni per farli ricadere su di noi”. Così il pentito Gaetano Grado ha spiegato l’omicidio di Sebastiano Bosio, primario di chirurgia cardiovascolare del Civico ucciso nel 1981.
Il collaboratore ha deposto davanti alla II Sezione della Corte d’assise di Palermo che processa Antonio Madonia per l’omicidio del medico. L’altro pentito, Totuccio Contorno, che doveva essere sentito oggi, deporrà nella prossima udienza del 30 marzo, assieme a Francesco Marino Mannoia e Salvatore Cocuzza, entrambi collaboratori di giustizia.