"Piano per Gesip una bufala| Orlando lasci il liquidatore" - Live Sicilia

“Piano per Gesip una bufala| Orlando lasci il liquidatore”

Il capogruppo dell'Udc, Giulio Cusumano, punta il dito contro il piano di Orlando per la Gesip: "E' una bufala, non si possono mandare i lavoratori nella Polizia municipale. Il liquidatore? Guai a chi lo tocca".

CUSUMANO (UDC)
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PALERMO – “Il piano di Orlando per la Gesip? Una bufala”. Il capogruppo dell’Udc a Sala delle Lapidi, Giulio Cusumano, boccia senza mezzi termini l’exit strategy del primo cittadino per la società partecipata di via Maggiore Toselli, presentata ai sindacati appena la settimana scorsa, e si schiera a favore del liquidatore Giovanni La Bianca.

“Il sindaco continua a descriverci un libro dei sogni – aggiunge Cusumano – ma soprattutto, e la cosa è ben più grave, continua a prendere in giro i lavoratori della Gesip”. Sotto accusa finisce l’eventuale spostamento di dipendenti della partecipata fra gli amministrativi della Polizia municipale, per liberare agenti da mandare in strada. “Ma è impossibile – continua l’esponente Udc – e a dirlo sono ben due sentenze della Corete dei Conti, del Veneto e della Toscana: i Comuni non possono prendersi in carico lavoratori di partecipate assunti senza un concorso pubblico. Orlando prende in giro gli operai illudendoli”.

E la vertenza Gesip tornerà d’attualità mercoledì, quando a occuparsene sarà prima una conferenza dei capigruppo fissata per le 15 e poi una seduta del consiglio comunale. “Chiederemo risposte chiare – continua Cusumano – anche perché questo fantomatico piano sembra fondarsi solo sulla speranza di eventuali deroghe che dovrebbero arrivare da Roma: deroga per la mobilità orizzontale, deroga per i pensionamenti, deroga per la costituzione della consortile, deroga per il passaggio di lavoratori al Comune. Tutto si regge su deroghe di cui non c’è alcuna certezza, per le quali ancora non c’è stato nemmeno un incontro al ministero”.

Un confronto, quello tra l’amministrazione e le opposizioni, che si preannuncia aspro anche sul capitolo Seme. La delibera sulla consortile, infatti, dovrebbe arrivare presto a Sala delle Lapidi ma le incognite sono tante: su tutte, l’impossibilità di svolgere servizi strumentali senza che questo implichi lo scioglimento della società entro la fine dell’anno. “E per ovviare – polemizza il capogruppo – si sono limitati a dire che non saranno servizi strumentali, mentre come hanno ben evidenziato il Ragioniere generale e il Segretario generale lo sono a tutti gli effetti. E non basta dire, come ha fatto il sindaco, che gli uffici provvederanno a recepire i rilievi: per farlo andrebbe buttato tutto a mare e riscritto da capo. Il sindaco non ha alcuna soluzione per Gesip, tanto vale dirlo francamente e cominciare a pensare seriamente a una via d’uscita che tuteli lavoratori e servizi alla città”.

Sul tavolo ci sarà anche la questione del decreto ingiuntivo da 4,2 milioni a cui il Comune ha già annunciato di volersi opporre. “Non vorremmo che Orlando continui a prendere tempo – conclude Cusumano – o peggio abbia intenzione di rimuovere La Bianca: in quel caso faremo le barricate e si chiuderà ogni dialogo. Finora, infatti, il sindaco non è riuscito a concludere nulla senza l’aiuto della Regione o di Roma, mentre la linea del liquidatore è stata confermata da ben due sentenze del tribunale. Guai a chi lo tocca”.

 


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