“C’erano rapporti, quantomeno indiretti, tra Salvatore Cuffaro e Nino Rotolo. Infatti nel 2005 l’ex presidente della Regione aveva contatti con Franco Bonura che, assieme a Rotolo e ad Antonino Cinà, componeva la triade che comandava Cosa nostra a Palermo”. Lo ha detto il pm Nino Di Matteo, nella sua requisitoria nel processo in cui Cuffaro, ex governatore siciliano, è imputato per concorso in associazione mafiosa davanti al gup Vittorio Anania. Questi rapporti sono provati, secondo Di Matteo, da un’intercettazione del settembre 2005 di un colloquio della triade in cui Rotolo, mentre si stava parlando di favori, candidature e posti di sottogoverno, dice: “io pure aspetto una risposta da Cuffaro”. Il pm ha ricordato anche il presunto rapporto tra Cuffaro e un altro mafioso, Emanuele Lentini (condannato per mafia in via definitiva a 4 anni e 8 mesi in abbreviato). “In un’intercettazione ambientale – ha ribadito Di Matteo – Lentini dice che è stato invitato ed è andato, non possiamo individuare quando, a casa di Cuffaro. Lentini fa anche una differenza tra i politici come Cuffaro e gli altri che sfruttano Cosa nostra ma tenendo ben nascosti i rapporti con la criminalità organizzata per evitare problemi”.
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