PALERMO – Gianfranco Miccichè la mette così: “Il presidente del Senato si candida a presidente della Regione? Forza Italia lo sosterrà. Immaginate che in quei giorni Mattarella vada all’estero e Grasso sia il Capo dello Stato: volete che facciamo campagna elettorale contro il Capo dello Stato?”.
Una provocazione chiara sull’opportunità di una discesa in campo di Grasso sotto le insegne del centrosinistra. “Se Grasso volesse candidarsi dovrebbe dimettersi domattina dalla carica che ricopre. Lo farà? Improbabile. Io ricordo che nel 2012 quando il Pdl e Miccichè avevano rotto, Berlusconi commissionò un sondaggio che dava Schifani, allora presidente del Senato, possibile candidato vincitore alle Regionali. Ma lui disse che non poteva portare la carica in campana elettorale”, dice Miccichè.
Peraltro, oggi anche Angelino Alfano e Giuseppe Castiglione si sono espressi sul tema. Ribadendo la più profonda stima per Grasso, i due big di Alternativa popolare hanno detto però che il loro intento è quello di sostenere una candidatura moderata alle Regionali. “Massimo rispetto per il presidente del Senato – ha detto Alfano -, che non so neanche se abbia o meno intenzione di farlo, ma noi avremo un nostro candidato perchè crediamo che tutta l’area popolare e moderata siciliana abbia la forza per mettere un proprio candidato intorno al quale aggregare una coalizione vincente”. E per Castiglione “è il centro moderato che vince in Sicilia e noi avremo un nostro candidato con un programma liberale”.
Parole che certo dalle parti di Forza Italia non sono passate inosservate. “Alfano dice che Grasso non sarebbe il loro candidato? Cambia tutto se cominciamo ragionare e si cerca il candidato migliore. A quel punto non c’è nessuna remora verso nessuno e si può ragionare di politica”, apre Miccichè.
Un richiamo per il “nemico” Angelino? “A me Alfano non piace ma mi piacciono i moderati. E se ho la possibilità di riconquistare la Sicilia per i moderati mi sveno – risponde Miccichè -. Non faccio l’appello ad Alfano, lo faccio a quel mondo”.
Insomma, la situazione nel centrodestra, all’indomani della quasi rottura con Nello Musumeci, è quanto mai fluida. Anche se Miccichè non considera chiuso il rapporto con il politico catanese. “Discorso chiuso? Assolutamente no. Dobbiamo verificare strada facendo. Musumeci è un candidato perfetto per un centrodestra che non si allarga. Ma può darsi che io mi sbagli, e qualcuno mi convinca del contrario”.
Musumeci dal canto suo è tranchant: “Dopo quello che ho detto alla conferenza stampa non ho altro da aggiungere”.