RANGOON – Il Presidente Usa, Barack Obama, in una visita storica in Birmania, è stato accolto da Aung San Suu Kyi, leader dell’opposizione e oggi in Parlamento come deputata. L’incontro è avvenuto nell’abitazione della storica leader a Rangoon, dove la stessa ha trascorso quindici anni ai domiciliari.
Obama è il primo Presidente americano a recarsi in Birmania, dove vige un regime militare ora impegnato in un vasto processo di democratizzazione. Il Presidente, arrivato per rafforzare il processo di riforme, terrà un discorso all’università di Rangoon, da sempre roccaforte della lotta per la democrazia.
Il discorso all’università si annuncia storico, per il tenore delle lotte che si sono tenute negli anni e che hanno portato alla chiusura dell’università da parte del regime nel 1998. Il Presidente Obama ha approfittato della visita per fare un appello per la fine delle violenze tra la comunità buddista e quella musulmana nella regione del Rakhine. In questa occasione, il presidente ha affermato che la violenza sugli innocenti non ha scuse. Una lotta, quella tra le due comunità, che ha già fatto 180 morti e 100 mila fuggiaschi da giugno ad oggi.