A Natale dovremmo essere tutti più buoni. Appunto, dovremmo…Lui, il grande capo, non conosce feste: ha esonerato (tra le tante volte) Guidolin alla vigilia di Pasqua, e sta aprendo ufficialmente la crisi con Rossi a cinque giorni dal Natale.
Il presidente rosanero non ha digerito il panettone “agrodolce” del San Nicola e a mezzo stampa ha attaccato il suo allenatore: “Abbiamo un allenatore senza palle – ha detto alla Gazzetta dello Sport – non vincere contro un Bari in dieci e ultimo in classifica è una cosa fuori dal mondo. La mia squadra va bene quando Pastore e Ilicic inventano qualcosa, altrimenti è notte fonda. Delio Rossi è un buon maestro di calcio, ma lo avete convinto di essere uno dei migliori allenatori italiani ed è diventato presuntuoso. Io voglio andare in Champions, ma se continua così la vedo dura. Poi, certo, in questo pareggio ci ha messo del suo anche Rizzoli, inventando il rigore a favore del Bari. Con gli arbitri non siamo fortunati. Possibile che al Palermo non sia mai concesso un rigore a favore”.
Rossi, naturalmente, non ha replicato, non replica e non replicherà. Il tutto sembra un copione già scritto. Il rapporto tra i due non è più idilliaco come prima: la prima crepa si è aperta nell’immediato post mercato quando Rossi pubblicamente si lamentò delle strategia della società. Altro capitolo quindi pubblicato di un libro ormai infinito dal titolo “c’eravamo tanto amati…”.