PALERMO – “Scordatevi il rimpasto, se si deve fare dovrà avvenire dopo le elezioni europee”. Lo ha detto il ministro della pubblica amministrazione e semplificazione Giampiero D’Alia intervenendo a Palermo al Comitato regionale dell’Udc, convocato anche per fare il punto sulle vicende politiche in Sicilia, dopo la decisione della direzione del Pd di togliere il sostegno al governo Crocetta.
“Penso che il presidente della Regione debba rivolgersi a tutto il parlamento che deve essere chiamato alle sue responsabilità. La Sicilia è stata governata negli ultimi 20 anni da maggioranze di diverso colore politico, quindi chi è senza peccato scagli la prima pietra – ha proseguito -. Proprio per questa ragione ciascuno e’ chiamato ad assumersi responsabilità precise, considerato che ci sono da fare dei provvedimenti di risanamento da un punto di vista finanziario”.
“E’ giusto che Crocetta – ha aggiunto D’Alia – discuta con tutti, partendo dalla sua maggioranza, che ha condiviso un programma che non era solo elettorale”.
Per il segretario regionale dell’Udc, Giovanni Pistorio, “non è indispensabile un rimpasto nella giunta regionale. Può essere che l’esecutivo diventi un organo più politico – ha detto a margine del Comitato regionale dell’Udc a Palermo – ma non è indispensabile”. Parlando dell’assessore regionale al Bilancio Luca Bianchi – uno dei quattro assessori in quota Pd a cui il partito ha chiesto le dimissioni e che nei giorni scorsi ha deciso di rimettere il proprio mandato nelle mani del presidente della Regione – Pistorio ha detto che non sostituirebbe mai l’assessore al Bilancio “sia perché non si può arrivare in aula senza una maggioranza compatta per approvare la finanziaria, sia perché Bianchi era l’uomo dello Svimez, per me un interlocutore storico in questi anni”.
“Non mi fate commentare cose incommentabili, anzi indecorose”. Lo ha detto il ministro della Pubblica amministrazione e semplificazione Giampiero D’Alia ha risposto a Palermo ai cronisti che chiedevano un commento sul recepimento del decreto Monti sui tagli alle indennita’ dei parlamentari e le resistenze all’Ars sulla spending review.
Per il segretario regionale dell’Udc Giovanni Pistorio la tenuta del governo Crocetta “non è in discussione. C’è un evidente difficoltà di dialogo tra Crocetta e il Pd ma questo è da collegare a una dialettica interna al Partito democratico. Da parte nostra c’è un impegno a sostenere l’azione del governatore alla luce di un patto elettorale impegnativo, ma non abbiamo mai posto il tema del rimpasto”. Il segretario dell’Udc in Sicilia richiama a una “maggiore responsabilità le forze politiche” e suggerisce al governatore di “individuare un ‘metodo’ per coinvolgere i partiti nelle scelte”. “Ok all’investitura popolare per l’elezione del presidente della Regione – ha sottolineato Pistorio – ma serve maggiore dialogo, nessun uomo solo al potere può affrontare una situazione così complessa”.
E’ la deputata regionale dell’Udc Margherita La Rocca Ruvolo, 51 anni, il nuovo presidente del partito in Sicilia. E’ stata eletta durante il Comitato regionale dell’Udc e prende il posto del sindaco di Marsala Giulia Adamo, che si è dimessa nei giorni scorsi. Sono stati eletti vice segretari il sindaco di Prizzi, Luigi Vallone, e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Caltanissetta, Tonino Gagliano
