PALERMO – Fermo convalidato e niente scarcerazione. Il giudice per le indagini preliminari Walter Turturici ha deciso che il benzinaio Giuseppe Pecoraro deve restare in cella.
Ha confessato di aver ucciso il clochard Marcello Cimino, nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Un omicidio cruento. Ha cosparso la vittima di benzina e gli ha dato fuoco mentre dormiva in un letto improvvisato sotto il porticato della missione San Francesco nella chiesa dei Cappuccini.
Pecoraro ieri ha risposto alle domande del Gip e del pm Maria Forti, raccontando nuovamente la vicenda e confermando di avere agito per gelosia. Era convinto che Cimino gli contendesse la donna con cui aveva iniziato una frequentazione. Nel corso dell’interrogatorio ha detto di essersi pentito.
Gli avvocati Brigida Alaimo e Carolina Varchi avevano chiesto il trasferimento del reo confesso in una struttura sanitaria. Nel suo recente passato c’è un ricovero per una depressione. Ma il giudice ha rigettato l’istanza disponendo la custodia cautelare in carcere.